Il 2025 sarà orribile per le startup, moltissime falliranno

L'anno 2024 ha visto un aumento significativo delle startup che hanno chiuso i battenti rispetto al 2023 e il 2025 sarà anche peggio.

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a cura di Andrea Maiellano

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L'anno 2024 ha visto un aumento significativo delle startup che hanno chiuso i battenti rispetto al 2023, secondo diverse fonti del settore tecnologico. Questo trend riflette le conseguenze del boom di finanziamenti avvenuto nel 2020-2021, con molte aziende che ora faticano a sostenersi.

I dati raccolti da TechCrunch mostrano un incremento del 25,6% nelle chiusure di startup negli Stati Uniti, passando da 769 nel 2023 a 966 nel 2024, secondo le statistiche di Carta. AngelList riporta un aumento ancora più marcato del 56,2%, con 364 chiusure nel 2024 contro 233 nell'anno precedente. Questi numeri potrebbero essere sottostimati, poiché non tutte le startup comunicano ufficialmente la loro chiusura.

Il 2025 potrebbe essere un altro anno brutale per le chiusure di startup.

Le ragioni principali dietro questo fenomeno sono molteplici. Peter Walker, responsabile delle analisi di Carta, spiega: "VCs come asset class non sono diventati migliori nello scegliere i vincitori nel 2021. In effetti, il tasso di successo potrebbe finire per essere peggiore quell'anno, dato che tutto era così frenetico". Molte startup hanno ricevuto finanziamenti consistenti a valutazioni elevate, spesso con una due diligence superficiale, rendendo difficile raccogliere ulteriori fondi in seguito se la crescita non era eccezionale.

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I dati di Carta indicano che le aziende di software as a service (SaaS) per le imprese sono state le più colpite, rappresentando il 32% delle chiusure. Seguono il settore consumer (11%), l'health tech (9%), il fintech (8%) e il biotech (7%). Questi percentuali riflettono in gran parte la distribuzione iniziale dei finanziamenti tra i vari settori.

Per quanto riguarda gli stadi di sviluppo, SimpleClosure riporta che il 74% di tutte le chiusure dal 2023 riguarda startup in fase pre-seed o seed, con la maggioranza (41%) allo stadio seed.

Gli esperti prevedono che il trend delle chiusure continuerà nel 2025, specialmente nella prima metà dell'anno. Walker di Carta stima che "entro il primo trimestre del 2025, la maggior parte delle aziende avrà trovato una nuova strada da percorrere o avrà dovuto fare questa difficile scelta".

Dori Yona, CEO di SimpleClosure, aggiunge: "Nonostante la nuova ondata di investimenti, ci sono molte aziende che hanno raccolto fondi a valutazioni elevate e senza ricavi sufficienti". Questo suggerisce che il fenomeno dei "tech zombies" e del "cimitero delle startup" continuerà a far notizia nel prossimo futuro.

È importante notare che la maggioranza delle startup che falliscono (60%) non ha abbastanza capitale residuo da restituire agli investitori. Quelle che riescono a pianificare un rimborso hanno in media circa $630.000 da restituire, che rappresenta circa il 10% del capitale totale raccolto.

In conclusione, mentre il settore tecnologico continua ad adattarsi alle mutevoli condizioni di mercato e alle conseguenze del boom di finanziamenti del 2020-2021, è probabile che assisteremo a un'ulteriore ondata di chiusure di startup nel corso del 2025. Questa situazione sottolinea l'importanza di una solida pianificazione finanziaria e di una crescita sostenibile per le giovani aziende tecnologiche.

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