All'avvocato piace l'Intelligenza Artificiale

L'intelligenza artificiale di Lexroom.ai rivoluziona il settore legale collaborando con studi prestigiosi per guidare l'evoluzione tecnologica.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

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Lexroom.ai è una realtà che sta ridefinendo l'approccio al lavoro legale attraverso l'intelligenza artificiale generativa. Nata appena un anno fa, la giovane azienda ha già raggiunto traguardi impressionanti, conquistando mille clienti tra studi legali e aziende e avvicinandosi al milione di euro di ricavi ricorrenti annuali (ARR). Questo successo ha attirato l'attenzione di importanti investitori internazionali, culminando in un recente round di finanziamento che promette di accelerarne ulteriormente la crescita e l'espansione sul mercato.

A soli dodici mesi dal round pre-seed da 500 mila euro, Lexroom.ai ha chiuso un finanziamento seed di 2 milioni di euro guidato dal fondo belga Entourage. Al round hanno partecipato nuovi investitori di calibro internazionale come il fondo svizzero Verve Ventures e l'americano Banyan Ventures, oltre a figure di spicco del mondo tech come Joe Zadeh, ex vicepresidente di Airbnb. Significativa anche la rinnovata fiducia degli investitori della prima ora, tra cui Vento Ventures e X-Equity.

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La startup, fondata nel maggio 2023 da Paolo Fois, Martina Domenicali e Andrea Lonza – talenti riconosciuti da Forbes Italia nella lista degli under 30 del 2024 – è nata all'interno del venture builder di Vento. Con soli 15 dipendenti, Lexroom.ai è riuscita a posizionarsi nel top 25% delle startup SaaS globali per velocità di crescita da zero a un milione di ARR.

Ciò che distingue Lexroom.ai nel panorama delle legal tech è l'approccio pratico ai problemi quotidiani dei professionisti del diritto. La piattaforma consente agli avvocati di porre quesiti giuridici in linguaggio naturale, ottenendo risposte rapide e precise, corredate da fonti pertinenti. L'intelligenza artificiale analizza documenti legali, genera automaticamente atti e contratti, e semplifica la ricerca giuridica, trasformandosi in un vero alleato per chi opera nel settore.

Il successo della startup è anche frutto delle partnership strategiche con studi legali di primo piano come Gatti Pavesi Bianchi Ludovici per il diritto societario, Ichino Brugnatelli & Associati nel diritto del lavoro e WST Law & Tax Firm nell'ambito tributario. Queste collaborazioni hanno permesso di affinare gli strumenti in base alle reali esigenze dei professionisti.

"La nostra visione è quella di supportare il lavoro dei professionisti, sviluppando un prodotto capace di ottimizzare la loro risorsa più preziosa: il tempo", afferma Paolo Fois, CEO di Lexroom.ai. L'approccio pragmatico della startup ha convinto anche Pieterjan Bouten, fondatore di Entourage e lead investor del round, che sottolinea: "Lexroom.ai sta risolvendo un problema molto rilevante per gli avvocati, diventando uno strumento ormai indispensabile per i professionisti del diritto. La velocità con cui sta scalando testimonia l'esistenza di un bisogno profondo nel mercato".

Obiettivi ambiziosi per il futuro

I 2 milioni di euro raccolti serviranno principalmente a potenziare il team di sviluppo tecnologico, con l'obiettivo di raggiungere 35 dipendenti entro fine anno, di cui la metà specializzati in intelligenza artificiale. La startup punta a consolidare la propria posizione sul mercato italiano per poi espandere il proprio raggio d'azione a livello internazionale.

Lexroom.ai sta dimostrando che l'innovazione non rappresenta una minaccia ma un'opportunità. La piattaforma non sostituisce le competenze degli avvocati, ma le valorizza, permettendo loro di dedicare più tempo agli aspetti strategici e meno alle attività ripetitive. È questa visione complementare tra tecnologia e professione che sta decretando il successo di questa giovane realtà italiana nel panorama dell'innovazione globale.

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Vista la TOTALE incapacità di tanti avvocati, probabilmente le pseudo AI sarebbero in grado di sostituirne TANTI con un miglior rendimento e costi inferiori.
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