IA in ufficio: per gli italiani i benefici superano i rischi

Secondo l'ultimo report di Deloitte, la maggior parte degli italiani ritiene che i benefici di usare l'IA in ufficio supereranno le criticità.

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a cura di Marina Londei

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L'intelligenza artificiale è ormai entrata nella quotidianità lavorativa di molti uffici, ridefinendo il modo di fare business, e gli italiani si dicono sempre più fiduciosi in questa tecnologia.

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Secondo l'ultimo report di Deloitte, "Human Capital Trends", il 67% degli intervistati in Italia sostiene che i benefici dell'IA in ufficio supereranno le criticità; al tempo stesso, però, il 76% dei dipendenti vorrebbe che la propria organizzazione li aiutasse a usare le competenze distintamente umane in futuro.

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"La collaborazione tra uomo e tecnologia è una delle frontiere più interessanti del mondo del lavoro. Le organizzazioni che stanno introducendo l’intelligenza artificiale incoraggiano la creatività e la curiosità dei propri lavoratori. Consentendo ai dipendenti di sperimentare nuovi strumenti e di esplorare il potenziale dell’innovazione tecnologica, possiamo ottenere risultati aziendali migliori basati sull’integrazione tra competenze umane e competenze abilitate dalla tecnologia" afferma Alessandro Ghilarducci, Human Capital Leader di Deloitte Consulting.

Al momento solo il 43% delle organizzazioni ha iniziato un percorso di reskilling; a confermare il dato c'è anche il report GenZ e Millennial Survey 2024 della compagnia, il quale evidenzia che sebbene il 75% delle organizzazioni intende accelerare l'uso dell'IA nei prossimi cinque anni, solo il 13% dei lavoratori ha ricevuto una formazione adeguata. 

Dalla ricerca emerge che conoscere i benefici dell'IA e usarla maggiormente porta a minor preoccupazione e maggiore consapevolezza sui vantaggi che porta al mondo del lavoro. Tra chi usa già la GenAI, l'80% della GenZ e l'84% dei Millennial concordano sul fatto che questa tecnologia avrà un effetto migliorativo sull'equilibrio vita-lavoro; inoltre, il 79% della GenZ e l'86% dei Millennial ritiene che migliorerà il modo in cui lavora.

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L'importanza della valorizzazione umana e della fiducia sul lavoro

Con la diffusione dell'IA, i dipendenti chiedono alle organizzazioni di valutare il valore aggiunto dato dalle persone, caratteristica sempre più importante in un mondo sempre più automatizzato.

Solo il 17% degli intervistati a livello globale afferma che la propria azienda è molto o estremamente efficace nel misurare questo valore, mentre il 53% ritiene che l'organizzazione si trovi solo all'inizio di questo percorso. In Italia, il 41% degli intervistati concorda sul fatto che la propria azienda stia migliorando su questo argomento. 

Misurare il valore dei singoli significa anche valorizzare le diversità interne tramite "microculture", tenendo conto cioè dei diversi modi in cui viene svolto il lavoro nei vari team, nelle funzioni e nelle aree geografiche. 

Il 73% dei leader intervistati ritiene effettivamente che la cultura può essere diversa per singoli team o gruppi di lavoro, e più del 70% dei lavoratori considera queste differenze come molto importanti e determinanti per il lavoro quotidiano. Non è un caso quindi che il 73% dei dipendenti ha lasciato la propria organizzazione per mancanza di allineamento culturale. 

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I lavoratori danno molta importanza al rapporto di fiducia con l'organizzazione, messo a rischio da disinformazione, turbolenze legate all'outsourcing, le fusioni e il ritorno in ufficio, oltre alla trasformazione guidata dall'IA. 

In Italia il tema della fiducia è molto sentito: l'87% degli intervistati afferma che una maggiore attenzione alla fiducia e alla trasparenza tra lavoratori e organizzazione è molto importante o di fondamentale importanza.  

"Il report di quest’anno introduce il concetto di Human Performance, ovvero il circolo virtuoso di valore umano e di business che si rafforzano a vicenda. Sono le persone che oggi fanno davvero progredire le organizzazioni. Mentre le organizzazioni cercano di plasmare e adattarsi al futuro del lavoro in rapida evoluzione, dare priorità alle Human Performance sarà quindi la chiave per costruire un'organizzazione in grado di prosperare oggi e domani. Dando priorità alle Human Performance piuttosto che alla produttività intesa in senso “tradizionale” è infatti possibile migliorare l’ingaggio, la creatività, l’innovazione, il benessere e i risultati di tutta l’organizzazione" conclude Ghilarducci.

 

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