Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha annunciato che i suoi supercomputer occupano ora i primi tre posti nell'elenco dei supercomputer più veloci ed efficienti al mondo.
I suoi sistemi permettono a numerosi istituti di ricerca e alle grandi aziende di gestire carichi di lavoro maggiori, accelerando la scoperta e l'innovazione.
El Capitan: il supercomputer più potente al mondo
El Capitan, costruito per la National Nuclear Security Administration (NNSA) e la Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL) in collaborazione con AMD, ha raggiunto 1,742 exaflop nell'edizione di novembre 2024 della TOP500, arrivando al primo posto della classifica e diventando così il supercomputer più potente al mondo.
HPE ha condiviso la notizia durante l'SC24 di Atlanta, l'evento dedicato agli esperti di sistemi di supercalcolo e di innovazione scientifica. Tra i primi dieci supercomputer della TOP500, sette sono basati su soluzioni HPE Cray Supercomputing che sfrutta la prima architettura di sistema di raffreddamento a liquido diretto 100% fanless del settore.
El Capitan è stato progettato per aiutare gli Stati Uniti a mantenere il loro vantaggio competitivo nella sicurezza nazionale e per promuovere gli investimenti del Paese nell'intelligenza artificiale.
Frontier e Aurora
Al secondo e terzo posto della classifica troviamo rispettivamente Frontier e Aurora, altri due supercomputer a firma HPE. Frontier, con 1,353 exaflop, è stato il primo sistema al mondo a superare la barriera dell'exascale nel 2022. R
Realizzato in collaborazione con l'ORNL e AMD, Frontier ha inaugurato l'era dei supercomputer abilitati all'intelligenza artificiale. I ricercatori che usano il supercomputer sfruttano l'IA per diversi argomenti, tra cui la ricerca sul cancro, la scoperta di farmaci e la progettazione di motori super efficienti.
A seguire troviamo Aurora, costruito in collaborazione da Intel e HPE, che sfrutta le tecnologie AI per far progredire la ricerca ad alta intensità di dati sulla progettazione di aeromobili, sui trattamenti del cancro e sull'energia sostenibile.
Il supercomputer viene usato nell'ambito dell'Aurora Early Science Program, programma in cui diversi ricercatori stanno lavorando alla connettomica attraverso la mappatura 3D delle connessioni dei neuroni nel cervello. Il gruppo è stato nominato per un Gordon Bell Prize per il loro lavoro di sviluppo di un framework informatico per accelerare la progettazione di nuove sequenze proteiche che possono essere utilizzate nei vaccini o nella scienza dei materiali.
HPE Cray Supercomputing EX alimenta i tre sistemi più potenti d'Europa
In Europa si contano tre dei sistemi più potenti al mondo alimentati da HPE Cray Supercomputing EX. Tra questi spicca HPC6 di Eno, il quale ha debuttato nella TOP500 alla posizione n.5, attestandosi come il supercomputer aziendale più potente al mondo. Costruito da HPE per Eni e situato nel Green Data Center di Eni in Italia, HPC6 viene utilizzato per far progredire le scoperte e l'ingegneria legate alla transizione energetica.
A seguire, al settimo posto, troviamo il supercomputer Alps del Centro nazionale svizzero di supercalcolo (CSCS che garantisce 434,9 petaflop di prestazioni. Alps viene utilizzato principalmente per studiare il clima e il meteo, l'astrofisica, la fluidodinamica computazionale, le scienze della vita, la chimica quantistica e la fisica delle particelle.
Si segnala poi LUMI in Finlandia, costruito per EuroHPC JU e ospitato dal consorzio LUMI presso il CSC - IT Center for Science,all’ottavo posto della classifica TOP500. Il supercomputer ha eseguito tutte le simulazioni climatiche e meteorologiche per Destination Earth, un'iniziativa della Commissione europea per sviluppare una replica digitale altamente accurata del sistema Terra per informare il processo decisionale sui cambiamenti climatici.
Infine, al decimo posto della TOP500 c'è Tuolumne, un sistema di accompagnamento di El Capitan costruito per LLNL che vanta 208,1 petaflop di prestazioni. In quanto sistema non classificato, Tuolumne sarà dedicato all’open science e sarà a disposizione dei ricercatori per compiere progressi nel campo delle biotecnologie, della modellazione climatica, della scoperta di farmaci e dell'energia sostenibile.
Le ottimizzazioni di HPE Cray Supercomputing EX
I supercomputer HPE sono dotati di otto elementi di raffreddamento che riducono il consumo energetico dell'infrastruttura di raffreddamento fino al 94% rispetto al raffreddamento ad aria.
Ulteriori ottimizzazioni delle soluzioni HPE Cray Supercomputing EX includono l'interconnessione HPE Slingshot raffreddata a liquido, realizzata con la topologia Dragonfly, che consente completare i carichi di lavoro più velocemente e di ridurre al minimo i requisiti energetici complessivi. Inoltre, le soluzioni software HPE HPC consentono ai clienti di monitorare e regolare l'utilizzo dell'energia, riducendo il consumo energetico.
"HPE è orgogliosa di aver costruito supercomputer che alimentano le capacità di modellazione e simulazione che consentono agli scienziati di fare scoperte utili alla società" ha affermato la compagnia. "I carichi di lavoro HPC e AI eseguiti sui potenti supercomputer accelereranno le prossime scoperte innovative nei settori dell'agricoltura, della finanza, della scoperta di farmaci, della sanità, dell'energia, del meteo e del clima, della sicurezza informatica e della difesa nazionale".