I millenial sono la generazione più esposta al rischio AI

Un nuovo studio condotto da Chadix rivela che l'intelligenza artificiale sta mettendo a rischio il 38% dei posti di lavoro dei Millennials.

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a cura di Giulia Serena

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Un nuovo studio condotto da Chadix rivela che l'intelligenza artificiale sta mettendo a rischio il 38% dei posti di lavoro dei Millennials, rendendoli la generazione più vulnerabile all'automazione. La ricerca, che ha coinvolto 2.278 leader aziendali, imprenditori e professionisti, fornisce importanti spunti su come l'IA stia ridefinendo i ruoli lavorativi e sollevando preoccupazioni sul futuro del lavoro.

Lo studio evidenzia come l'impatto dell'IA sul mondo del lavoro vari significativamente tra le diverse generazioni: i Millennials risultano essere i più esposti, seguiti dalla Generazione Z (25%), dalla Generazione X (20%) e dai Baby Boomers (10%). Questa disparità è dovuta principalmente ai ruoli occupati da ciascuna generazione e al livello di automazione dei rispettivi settori.

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Credits: Richmond Italia

La Generazione Z (12-27 anni) è considerata la seconda più vulnerabile, principalmente a causa della loro concentrazione in ruoli entry-level facilmente automatizzabili come il servizio clienti e il retail. Tuttavia, le loro competenze tecnologiche innate potrebbero aiutarli ad adattarsi.

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I Millennials (28-43 anni) sono ritenuti i più a rischio poiché occupano posizioni di medio livello in settori che stanno investendo pesantemente nell'IA, come il marketing, la finanza e le funzioni amministrative. 

La Generazione X (44-59 anni) è considerata a rischio moderato, principalmente in ruoli tecnici e operativi. Molti occupano posizioni dirigenziali meno soggette all'automazione, ma alcuni potrebbero faticare ad adattarsi alle tecnologie in rapida evoluzione.

Infine, i Baby Boomers (60-78 anni) sono ritenuti i meno a rischio, con solo il 10% dei leader aziendali che li considera vulnerabili all'IA. Il motivo, ovviamente, è che molti sono vicini alla pensione od occupano ruoli senior difficili da sostituire con l'IA.

Lo studio ha anche identificato i settori più a rischio di automazione da parte dell'IA:

  • Amministrativo/Impiegatizio (57,1%)
  • Supporto clienti (46,1%)
  • Marketing/Creativo (35,1%)
  • Tecnico/Ingegneristico (29,4%)
  • Management (15,4%)
  • Altri settori (4,4%)

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I consigli per rimanere competitivi nel mercato

Danny Veiga, fondatore e chief AI strategist di Chadix, sottolinea l'importanza di vedere questi risultati come un campanello d'allarme per tutte le professioni e generazioni. Offre sette consigli per rimanere competitivi in un mercato del lavoro guidato dall'IA:

  1. Padroneggiare la collaborazione uomo-IA: Imparare a lavorare a fianco degli strumenti di IA anziché temerli.
  2. Concentrarsi su creatività e innovazione: Coltivare competenze difficili da automatizzare, come il problem-solving creativo.
  3. Costruire competenze trasversali: Diversificare le proprie competenze combinando conoscenze tecniche con abilità strategiche e interpersonali.
  4. Investire nell'apprendimento continuo: Aggiornarsi costantemente per rimanere al passo con le tendenze dell'automazione.
  5. Coltivare l'intelligenza emotiva: Rafforzare le competenze interpersonali come empatia, comunicazione e leadership.
  6. Abbracciare il pensiero imprenditoriale: Imparare a identificare nuove opportunità e risolvere problemi in modi innovativi.
  7. Assumere la leadership nell'integrazione dell'IA: Posizionarsi come ponte tra le capacità dell'IA e gli obiettivi aziendali.

Veiga conclude: "L'IA non deve essere la fine delle carriere, ma un'opportunità per evolversi. La chiave è abbracciare ciò che ci rende unicamente umani - creatività, adattabilità e leadership - e usare l'IA come strumento per amplificare questi punti di forza".

Insomma, indipendentemente dalla generazione di appartenenza, è fondamentale equipaggiarsi con competenze legate all'IA per rimanere competitivi in un mondo del lavoro sempre più guidato dall'intelligenza artificiale.

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