Quando si sviluppa un nuovo prodotto è fondamentale occuparsi del design di UI e UX. I progressi tecnologici degli ultimi anni hanno accresciuto le aspettative degli utenti sull'esperienza col software: le micro interazioni, il layout e la facilità di navigazione sono spesso l'aspetto più importante nell'uso di un prodotto.
I trend di UI e UX si evolvono continuamente e i designer devono rimanere al passo coi tempi per implementare i migliori processi e feature che si aspettano gli utenti;. Alcuni membri del Forbes Technology Council hanno stilato una lista di 20 tendenze, vecchie e nuove, considerate dei "must-have" per i prodotti software di ultima generazione.
Vecchi trend che riemergono
Tra i trend di "vecchia data" che stanno ottenendo un rinnovato successo si segnala il Design Systems, un concetto da sempre visto come opzionale che oggi sta diventando essenziale per un buon design di prodotto. La possibilità di usare componenti riutilizzabili e standard condivisi consente di velocizzare il processo di design e creare interfacce di qualità.
Anche il design inclusivo sta ottenendo sempre più interesse tra gli sviluppatori: oggi più che mai è obbligatorio sviluppare prodotti utilizzabili da qualsiasi utente, indipendentemente dalle sue abilità o dalla sua esperienza.
La Dark Mode, prima soltanto una feature di nicchia, sta diventando un obbligo: sempre più utenti la stanno preferendo alla palette di colori chiara per la sua capacità di ridurre l'affaticamento visivo e il consumo di energia.
Anche l'ottimizzazione mobile rientra tra quei trend prima solo opzionali e ora obbligatori: qualsiasi designer, nello sviluppare un nuovo prodotto, deve renderlo fruibile anche per gli utenti che navigano da mobile, creando interfacce ottimizzate per i diversi dispositivi.
Nel design di un'interfaccia non può mancare la semplicità, un concetto spesso dato per scontato ma tutt'altro che facile da implementare. Quando si valuta un prodotto, una delle prime domande che deve sorgere è "Si può rendere più semplice per gli utenti?", cercando di individuare tutti i punti in cui migliorare il flusso di attività.
Nel definire UI e UX di un prodotto non può mancare la collaborazione tra designer e sviluppatori durante tutte le fasi del processo di creazione, dalla definizione delle interfacce alla prototipizzazione del software.
Un altro trend pronto a riemergere è la cosiddetta "progressive disclosure" (divulgazione progressiva) nella quale le funzionalità vengono rivelate progressivamente, solo al bisogno, per aiutare gli utenti a mantenere l'attenzione sullo schermo senza confonderli con un numero eccessivo di azioni.
La navigazione gesture-based sta tornando a essere una delle modalità preferite di utilizzo degli utenti: movimenti intuitivi come lo swiping, il pinching o il trascinamento su schermo consentono di navigare facilmente tra le interfacce senza l'uso di pulsanti.
I nuovi trend di UX/UI
Tra i trend di nuova generazione si sta già assistendo all'integrazione delle interfacce conversazionali: la diffusione di ChatGPT e degli altri chatbot richiede ai designer di introdurre queste "interfacce intelligenti" nei prodotti entro i prossimi due anni. Di conseguenza, anche la capacità di comunicare in maniera testuale con un'applicazione non è più considerato un approccio legacy, ma un requisito base che tornerà a sostituire il semplice "tap" sullo schermo.
Di recente si è inoltre discusso della possibilità di coinvolgere gli utenti nel processo di design, fornendogli delle applicazioni pronte all'uso per testarne l'efficacia.
Tra i nuovi trend c'è anche l'interconnessione tra prodotti e servizi di diversi business, mantenendo però gli ecosistemi divisi. D'altra parte, per creare un'applicazione ottimizzata è importante suddividere le funzionalità per creare micro-esperienze separate che consentano interazione più semplici e fluide.
In ogni applicazione moderna che si rispetti va inserita una divisione per i ruoli utente: ognuno deve accedere a funzionalità specifiche e il prodotto deve quindi scalare in base ai requisiti della tipologia di utente.
Uno dei trend più recenti è quello dell'emotional design, un approccio che considera non solo la facilità d'uso dell'applicazione, ma anche le sensazioni provate dall'utente quando accede alle sue funzionalità per capire quali azioni potrebbe compiere.
Spesso designer e sviluppatori sottovalutano l'importanza delle micro-interazioni e si concentrano solo sulle funzionalità centrali dell'applicazione; al contrario, gli effetti di hover, il design dello spinner di caricamento e altri dettagli possono fare la differenza sulla percezione dell'utente. A questo si aggiungono anche le micro-animazioni, considerate ormai non più come una semplice decorazione ma come un feedback visivo immediato e semplice che migliora l'esperienza nel suo complesso.
Negli ultimi anni si sta facendo strada anche l'idea di un design "senior-friendly" per creare applicazioni in grado di essere utilizzate anche dalle generazioni più vecchie, anch'esse ormai convertite al digitale.
In un'economia basata sui dati, raccogliere informazioni su come l'utente utilizza un'applicazione è diventata un'esigenza centrale per il business. Non si tratta soltanto di registrare quali elementi clicca l'utente, ma anche di quali funzionalità decide di utilizzare, per quanto tempo e se ci sono feature che vengono spesso "interrotte" durante l'uso.
Infine, un trend che sta attirando sempre più interesse è il glassmorfismo, ovvero l'introduzione di elementi semi-trasparenti, l'uso dello sfondo sfocato e di colori brillanti per creare interfacce moderne e visivamente coinvolgenti. La diffusione delle tecnologie di realtà virtuale e aumentata stanno favorendo l'adozione di questo approccio per rendere le applicazioni più immersive.
Migliorare l'interazione utente con le applicazioni è una fase centrale del processo di design di un prodotto. Creare esperienze agili, originali e indimenticabili consente di costruire e mantenere una base utente solida, fondamentale per il successo del business.