La buona notizia arriva proprio nella settimana calda del Black Friday. Presto in Europa cadranno le ultime frontiere, quelle dei geoblocchi ingiustificati per i consumatori che desiderano acquistare prodotti o servizi online all'interno dell'Unione.
Parlamento europeo, Consiglio e Commissione hanno onorato gli impegni assunti a settembre durante il vertice di Tallinn sul digitale abbattendo così gli ultimi steccati. Dopo l'abolizione del roaming telefonico, sarà la Schengen del commercio. La tappa successiva sarà la riduzione dei prezzi per la consegna transfrontaliera dei pacchi, che continua a scoraggiare le persone dall'acquistare e vendere prodotti in tutta l'UE.
Perché si tratta di una decisione importante e come funzionerà quando le nuove norme saranno in vigore, e cioè entro il Natale del 2018? Ecco gli esempi:
- La vendita di merci senza consegna fisica. Esempio: un cliente belga desidera acquistare un frigorifero e trova l'offerta migliore su un sito web tedesco. Il cliente ha diritto a ordinare il prodotto e a ritirarlo presso i locali del commerciante o a organizzare la consegna personalmente al suo domicilio.
- La vendita di servizi prestati tramite mezzi elettronici. Esempio: un consumatore bulgaro desidera acquistare servizi di hosting per il suo sito web da un'impresa spagnola. Ora potrà avere accesso al servizio, registrarsi e acquistarlo senza dover versare un importo aggiuntivo rispetto a un consumatore spagnolo.
- La vendita di servizi forniti in un determinato luogo fisico. Esempio: una famiglia italiana può acquistare una visita a un parco divertimenti in Francia senza essere reindirizzata su un sito web italiano.
I cittadini potranno acquistare apparecchi elettrici online, noleggiare un'auto o comprare biglietti per i concerti a livello transfrontaliero così come fanno a casa. Non dovranno più scontrarsi con ostacoli come la richiesta di pagare con una carta di debito o di credito emessa in un altro paese. Le imprese potranno contare su una maggiore certezza del diritto nelle operazioni transfrontaliere.
Il regolamento non impone l'obbligo di vendita e non armonizza i prezzi, ma affronta la questione della discriminazione nell'accesso ai beni e ai servizi laddove questa non sia oggettivamente giustificata (ad esempio da obblighi in materia di IVA o da obblighi giuridici differenti). Le nuove norme entreranno in vigore nove mesi dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE per consentire in particolare ai piccoli operatori di adeguarsi.
I geoblocchi sono molto diffusi. Da un'indagine della Commissione è emerso che il 63% dei siti web esaminati ricorre a pratiche di geoblocco. I dati rilevati indicano che nel 2015 meno del 40% dei siti web consentiva ai clienti transfrontalieri di completare gli acquisti.