FinTech e inclusività: cosa cercano le donne nei servizi finanziari

La nuova ricerca di Solaris, "Finanza per tutti", evidenzia le priorità delle donne nella scelta di nuovi prodotti finanziari.

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a cura di Marina Londei

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L'ultima ricerca di Solaris, piattaforma europea di finanza integrata, ha analizzato le motivazioni principali di oltre 200 donne nel considerare i servizi finanziari nella loro vita quotidiana.

Secondo il report, intitolato "Finanza per tutti", le intervistate ricercano principalmente la sicurezza finanziaria (77%) sia per loro stesse che per la famiglia. A seguire il 76% delle donne coinvolte ha condiviso il desiderio di far crescere il proprio denaro nel lungo termine, il 68% di voler risparmiare per la pensione e il 47% cerca di essere preparato in caso di inflazione e crisi finanziarie.

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Fintech donne

Solo l'8% delle intervistate ha dichiarato di essere motivato dal miglioramento dello status sociale: nonostante le assicurazioni sulla neutralità di genere, le aziende di servizi finanziari spesso commettono errori, soprattutto nel marketing. 

"Ci sono almeno 330 miliardi di dollari di ricavi annuali a livello globale che aspettano di essere utilizzati per offrire alle donne un migliore accesso ai finanziamenti. È giunto il momento di chiedersi: 'Dove sono i prodotti che servono effettivamente a loro?' " ha affermato Alicia Close, Senior Manager, Cards Business di Solaris. 

Le intervistate sono attratte in particolar modo dalla semplicità di utilizzo dei prodotti (88%), dall'accessibilità (77%) dalla flessibilità (63%) e dalla sicurezza (58%). 

Ci sono alcune barriere che ostacolano l'adozione e l'uso dei prodotti finanziari, in primis la mancata conoscenza delle opportunità (71%). Le intervistate temo anche di prendere decisioni sbagliate (55%) e ritengono che la complessità sia eccessiva (40%), problematiche legate alla scarsa familiarità coi prodotti e le offerte FinTtech. 

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Lo studio ha preso in considerazione anche le donne transgender e le persone non binarie: gli intervistati hanno sottolineato che la paura della discriminazione ostacola il raggiungimento del benessere finanziario.

In particolare, il 40% delle donne transgender ha affermato di non utilizzare conti bancari e carte di debito. Le intervistate hanno anche riferito di sentirsi a disagio nel chiedere una consulenza finanziaria perché temono i pregiudizi.

"Non è difficile rimuove le barriere per le donne e le persone non binarie" ha affermato Alex Gessner, COO ACI Diversity Consulting. "L'industria dei servizi finanziari ha la responsabilità di garantire che chiunque sia incluso quando si parla di indipendenza finanziaria - e si parla di un'opportunità da 700 miliardi di dollari".

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