Il Festival Informatici Senza Frontiere torna a Rovereto

Dal 24 al 26 ottobre, la nona edizione del festival esplorerà le nuove frontiere dell'IA con ospiti internazionali e performance artistiche.

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a cura di Stefano Silvestri

Nata nel 2005, Informatici Senza Frontiere è un'associazione di promozione sociale con 12 sezioni regionali e oltre 300 soci attivi in progetti no-profit, in Italia e nei paesi in via di sviluppo.

Tra i suoi obiettivi rientrano l'utilizzo delle competenze informatiche per rispondere ai bisogni delle comunità più emarginate e in situazioni di emergenza, e la promozione di un uso più intelligente, sostenibile e solidale della tecnologia.

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Uno degli strumenti coi quali l'associazione vuole conseguire questi ultimi è il Festival Informatici Senza Frontiere, da essa promosso in collaborazione col Comune di Rovereto, e il supporto di Impact Hub Trentino, Università di Trento e Rai Trentino. Non va poi dimenticato il sostegno della Provincia Autonoma di Trento, della Comunità della Vallagarina e della Fondazione Caritro.

Alla realizzazione del festival, riconosciuto come Eco-evento Trentino pro, collaborano anche Iprase, Fondazione Bruno Kessler e la Fondazione Museo Civico di Rovereto, mentre il media partner ufficiale è Rai Cultura.

L'edizione di quest'anno

Il Festival Informatici Senza Frontiere torna a Rovereto dal 24 al 26 ottobre 2024, per la sua nona edizione, spingendo oltre i confini già esplorati nel 2023 sul tema dell'intelligenza artificiale.

Quest'anno, l'evento approfondirà come l'IA influenze (e influenzerà) la vita quotidiana, attraverso una serie di talk, dibattiti, laboratori e spettacoli. L’obiettivo è riflettere su un uso consapevole delle nuove tecnologie, esplorando sia le opportunità che i rischi legati alle implicazioni etiche, sociali, culturali, industriali, sportive, artistiche e musicali.

Tra i partecipanti, Paola Velardi, ricercatrice dell’Università La Sapienza, illustrerà le origini dell'IA generativa e delle reti neurali, mentre Marco Trovato, direttore della rivista Africa, affronterà la rivoluzione digitale nel continente africano.

Il filmaker Lorenzo Letizia e la compositrice Ginevra Nervi metteranno in scena una video-opera live con montaggio in tempo reale, dimostrando le nuove possibilità tecnologiche per generare immagini e narrazioni artistiche. Maurizio Napolitano della Fondazione Bruno Kessler parlerà di GeoAI, l’intelligenza artificiale applicata alle mappe.

Paolo Attivissimo, noto giornalista e cacciatore di bufale, si concentrerà sui falsi miti e i rischi reali legati all’IA, mentre Emanuele Rodolà dell’Università La Sapienza presenterà le implicazioni della musica generativa creata da algoritmi di IA nel suo intervento "Sinfonie generative".

Le declinazioni inattese dell'IA

Tra gli altri temi trattati, Aldo Gangemi, coordinatore del progetto HumasticAI-AlmaAI presso l’Università di Bologna, affronterà l’etica delle macchine, mentre Alex Braga, pioniere dell’intelligenza artificiale nel mondo della musica, discuterà del suo progetto Automatic Impermanence, sviluppato in collaborazione con A-Mint, un’intelligenza artificiale etica.

Anche il mondo della musica elettronica sarà protagonista grazie a Flavio Bortolotti, conosciuto come Kenobit, che spiegherà le basi della musica realizzata con un Game Boy del 1989, accompagnata da un’esibizione live.

L'IA applicata allo sport sarà oggetto di due incontri, che analizzeranno il fenomeno dell’hate speech e l'uso dei dati per migliorare le performance sportive.

Il festival darà spazio anche agli aspetti normativi: Anna Cataleta, responsabile della protezione dei dati per il Garante dell’Infanzia, e Marina Carbone, Legal Advisor per M&D Advance, esamineranno l’AI Act e il Data Act, le nuove normative europee per la governance dei dati e l'intelligenza artificiale.

Giovanna Sissa, dell'Università di Genova, si concentrerà sull’impatto ambientale dell’universo digitale, mentre Norberto Patrignani, rappresentante italiano al TC9-Technology and Society dell’IFIP, discuterà del concetto di automi alla luce degli sviluppi tecnologici contemporanei.

Un intervento particolarmente interessante sarà quello di Federica Nicolardi dell'Università di Napoli Federico II, che rivelerà un testo emerso grazie all’IA da un papiro ritrovato a Ercolano e carbonizzato dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

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