EZ Lab con Banca Popolare di Puglia per la blockchain del vino

L’accordo con Banca Popolare di Puglia e Basilicata permette a EZ Lab di avviare una collaborazione con il mondo del credito per sostenere le produzioni tipiche del Made in Italy

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a cura di Antonino Caffo

EZ Lab è una PMI innovativa, specializzata in soluzioni di blockchain. Fondata nel 2014 nell'incubatore universitario Galileo Visionary District di Padova, oggi ha due sedi all'estero, nell'incubatore Thrive in California e a Reims, in Francia.

Grazie alla sua tecnologia, una banca italiana investe nella catena di valore digitale, offrendo alle aziende clienti una soluzione per garantire tracciabilità e qualità delle produzioni.

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Si chiama “BPPB Winechain” il progetto messo in atto dalla Banca Popolare di Puglia e Basilicata grazie proprio a EZ Lab. L’istituto di credito con base ad Altamura ha applicato il progetto per la prima volta pratica nella certificazione dei vini prodotti dall’azienda vitivinicola Cantine Due Palme di Cellino San Marco, che conta più di mille soci conferitori.

Sono tracciati la provenienza delle materie prime, la qualità e tutti i passaggi inerenti alla filiera di produzione e distribuzione del vino, valorizzando in questo modo uno dei prodotti di punta del Made in Italy.

«È un grande piacere mettere a disposizione delle aziende del territorio pugliese e lucano le nostre competenze in ambito blockchain, tecnologia che siamo tra i primi ad aver applicato con successo all’economia reale, con una particolare specializzazione nel settore agrifood» ha detto Massimo Morbiato, Ceo e fondatore di EZ Lab.

«L’accordo con BPPB ci permette di avviare per la prima volta una collaborazione con il mondo del credito per sostenere insieme le produzioni tipiche del Made in Italy e garantire la fiducia dei consumatori nei confronti delle tante aziende del settore».

Grazie all’utilizzo della piattaforma AgriOpenData, di cui EZ Lab è proprietaria, la bottiglia si presenta con una etichetta intelligente: il consumatore dovrà semplicemente disporre di un lettore QR Code sul proprio smartphone e inquadrare il codice presente sull’etichetta del prodotto con la fotocamera.

Si arriverà così su una pagina in cui poter scorrere tutte le fasi che hanno portato il prodotto nell’enoteca o sul tavolo di un ristorante: dal campo in cui è stato coltivato, dai vitigni di provenienza, alle attività agricole che hanno poi portato l’uva verso la trasformazione e l’imbottigliamento.

EZ Lab, fondata a Padova nel 2014, garantisce tracciabilità e anticontraffazione nell’agrifood, e ora punta a nuovi settori di applicazione blockchain come energy, real estate e sanità, avviando la tracciabilità dei kit diagnostici Covid-19.

Per rafforzarsi e crescere ancora in vista di nuovi obiettivi, ha lanciato una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Mamacrowd. Partita il 18 febbraio, è ancora in corso e ha superato l’obiettivo di raccolta di 500 mila euro con oltre 230 investitori che hanno creduto nel progetto.

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