Entro due anni l'IA generativa verrà usata dall'85% dei professionisti in ambito software

Secondo l'ultimo report del Capgemini Research Institute, nei prossimi due anni la maggior parte dei professionisti in ambito software userà l'IA generativa.

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a cura di Marina Londei

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Entro i prossimi due anni l'intelligenza artificiale generativa avrà un ruolo chiave nel supportare i professionisti in ambito software, tanto che l'85% di essi adotterà questa tecnologia: a dirlo è il report "Turbocharging software with generative AI: How organizations can realize the full potential of generative AI for software engineering" del Capgemini Research Institute. 

L'analisi ha rivelato che la maggioranza (80%) dei professionisti del settore ritiene che, automatizzando i task più ripetitivi, l'IA sarà in grado di trasformare profondamente il loro lavoro, permettendogli di concentrarsi su attività con maggior valore aggiunto.

Attualmente l'adozione di questa tecnologia nell'ingegneria del software è ancora nelle fasi iniziali, con 9 aziende su 10 che devono ancora portarla su scala, ma, stando ai risultati del report, le organizzazioni con iniziativa di IA attive stanno già ottenendo benefici: in primis, la promozione dell'innovazione (61% degli intervistati), il miglioramento della qualità del software (49%) e l'aumento di produttività compreso tra il 7% e il 18% per le attività di ingegneria del software, e fino al 35% su task di tipo specialistico.

Le imprese intervistate hanno rivelato di voler sfruttare il tempo recuperato grazie all'IA generativa per sviluppare nuove funzionalità software (50%) e per l'upskilling dei dipendenti (47%), e solo il 4% delle organizzazioni ha in piano di ridurre il personale.

Più collaborazione tra team e supporto ai dipendenti

L'IA generativa non migliora soltanto i flussi operativi, ma rende più efficace la collaborazione tra i team, in particolare tra gli ingegneri del software e i team business: il 78% dei professionisti nell'ambito software si dice ottimista sul potenziale dell'IA di migliorare questa collaborazione. 

Per quasi i tre quarti degli intervistati, il potenziale dell'IA generativa si estende oltre la scrittura di codice: l'assistenza in fase di coding rimane il caso d'uso principale, ma la tecnologia viene usata anche per la modernizzazione del codice e la progettazione dell'esperienza utente.

Sia i professionisti senior che quelli junior riportano un livello di soddisfazione elevato nell'utilizzo dell'IA generativa (rispettivamente 69% e 55%). Nonostante la tecnologia venga accolta con entusiasmo, il 63% dei professionisti intervistati dichiara di usare strumenti di IA non autorizzati dall'azienda.

Senza un'adeguata supervisione, le organizzazioni si espongono facilmente a rischi funzionali, di sicurezza e legali, oltre alle problematiche legate alla proprietà intellettuale. 

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intelligenza artificiale

"L'AI generativa si è affermata come tecnologia autorevole in grado di supportare gli ingegneri del software e sta rapidamente guadagnando consensi. Il suo impatto sull'efficienza e sulla qualità del coding è misurabile e dimostrabile, ma offre buone prospettive anche per altre attività legate al software" afferma Riccardo Dolfi, Managing Director di Capgemini Engineering in Italia.

"In ogni caso, bisogna ricordare che il valore reale emergerà da un approccio olistico all'ingegneria del software, che vada oltre l'implementazione di un singolo ‘nuovo’ strumento. Bisognerà infatti rispondere alle esigenze aziendali con una progettazione efficace e adeguata, creare spazi di lavoro e assistenti ad hoc per gli sviluppatori, implementare standard di qualità e sicurezza e garantire l’efficienza dei team software. L'attenzione deve essere rivolta a ciò che genera realmente valore. Il futuro ha tante novità in serbo" conclude Dolfi. 

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