Dynatrace ha annunciato Keptn, un control plane open source per far accelerare il passaggio del mercato verso il cloud autonomo. Keptn fornisce l'automazione e l'orchestrazione dei processi e degli strumenti necessari per una delivery continua e operazioni automatizzate per gli ambienti cloud native.
«Keptn è il risultato di un’idea e di un programma su cui stiamo lavorando da anni» ha dichiarato John Van Siclen, CEO di Dynatrace. «Parlando con CIO e CTO delle nostre numerose aziende clienti, è diventato chiaro che sono richiesti livelli avanzati di automazione e intelligenza per colmare il crescente divario tra risorse IT limitate e l’aumento esponenziale della complessità dei cloud aziendali dinamici e dei crescenti carichi di lavoro cloud native distribuiti».
Dynatrace ha visto un interesse costante dei clienti verso il concetto di NoOps (che punta a migliorare il processo di deployment senza che sviluppatori e system administrators debbano necessariamente collaborare e comunicare) e ciò ha portato la compagnia a codificare il proprio know-how in Keptn.
La disponibilità di Keptn per la comunità open source consente all’intero settore di semplificare e accelerare l’inevitabile passaggio a operazioni cloud autonome, cominciando, come prime fasi del processo, dalla delivery continua e dalle operazioni automatizzate.
«In Dynatrace abbiamo capito che il viaggio verso NoOps inizia con la trasformazione di come lo sviluppo e le operation pensano, agiscono e si allineano» ha affermato Alois Reitbauer, Chief Technical Strategist e Head del Dynatrace Innovation Lab.
«Condividendo l'esperienza con clienti e partner interessati a capire la nostra trasformazione, ci siamo resi conto che ognuno di loro stava iniziando in luoghi diversi con diversi strumenti e diversi set di competenze. Con Keptn, abbiamo deciso di semplificare il viaggio verso NoOps per gli altri e lo abbiamo reso open source per accelerarne l'adozione e la funzionalità».
Negli ultimi 18 mesi, Dynatrace ha lavorato per accelerare le operazioni cloud autonome. Dopo numerosi workshop e laboratori sul cloud autonomo (ACL) con clienti e partner, è risultato evidente che un control plane collegabile e che automatizza la pipeline di delivery ha il potenziale per accelerare il viaggio verso il NoOps per chiunque lo voglia.