Digital transformation, il 65% delle imprese ha aumentato gli investimenti

Crescita esponenziale per il mercato mondiale della digitalizzazione che passerà da 521 a 1.250 miliardi di dollari nel 2026 con un tasso di crescita annuo del 19%

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a cura di Antonino Caffo

Secondo un nuovo report di McKinsey, il 65% delle imprese ha aumentato i fondi per sviluppare la propria strategia digitale trainando il trend a livello globale (+140% del mercato entro il 2026). Stando ad un altro studio della European Investment Bank però l’Italia si attesta solo al 19° posto su 28 nazioni europee con il 62,6% di tasso di digitalizzazione delle aziende.

Siamo al di sotto della media europea ma di poco avanti a Francia (62,5%) e Regno Unito (61,3%). Ci sono due fattori che penalizzano fortemente l’Italia: per quasi 2 aziende su 3 (63%) l’infrastruttura digitale permane un problema concreto e il tasso di digitalizzazione delle PMI rimane al di sotto della media europea di ben 15 punti percentuali.

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Il mercato mondiale della digitalizzazione passerà da 521 a 1.250 miliardi di dollari nel 2026 con un tasso di crescita annuo del 19%. In Europa la rivoluzione è guidata dai paesi nordici.

Il settore dei servizi tra i più coinvolti: “Le tecnologie digitali dovranno essere in grado di progettare piattaforme e app mobile multiservizi: la sfida del futuro sarà offrire un’unica soluzione semplice, veloce e full digital per usufruire al meglio di benefit e altre opportunità di business”, afferma Anna Maria Mazzini, Chief Growth Officer di Sodexo Benefits & Rewards Services Italia.

La pandemia ha aumentato in modo repentino l’adozione di tecnologie digitali da parte delle imprese per adattare i modelli di business esistenti al nuovo contesto economico globale. Non sorprende, quindi, che gli investimenti digitali abbiano avuto una forte accelerazione a livello mondiale.

Nonostante una situazione globale in continua evoluzione e non priva di problematiche, crisi dei microchip e difficoltà di approvvigionamento delle materie prime ad esempio, le imprese hanno investito in modo deciso sulle tecnologie digitali.

Ancora McKinsey, nello studio intitolato “The new digital edge: Rethinking strategy for the postpandemic era”, ci dice solo il 7% delle imprese italiane ha diminuito i fondi per la digitalizzazione e in alcuni casi le organizzazioni sono andate a ricercare il budget tagliando le risorse in altri comparti.

La digitalizzazione è diventata a tutti gli effetti una priorità nonché un driver d’investimento indispensabile per rimanere sul mercato e differenziarsi dai competitor: il 64% delle aziende, infatti, crede che entro la fine del 2023 dovrà ripensare ad un nuovo modello di business digitale per rimanere economicamente profittevole mentre, al contrario, solo l’11% non cambierà il proprio modo di operare sul mercato.

“Dobbiamo entrare nell’ottica che la trasformazione digitale non si fermerà al termine della pandemia: si tratta di un percorso in continua evoluzione che andrà a modificare in modo strutturale i modelli organizzativi e di business esistenti e futuri”, conclude Mazzini.

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