Datto SaaS Defense è un servizio di protezione avanzato e filtraggio dello spam che amplia l'offerta di Datto, provider di tecnologie per MSP leader nel mercato IT internazionale.
Il servizio consente alle PMI di dotarsi di strumenti di livello enterprise per proteggere i propri dati nel cloud, senza doverne sostenere i costi.
Datto SaaS Defense è in grado di scovare minacce malware, anche sconosciute, riducendo i tempi di rilevamento e proteggendo le aziende che scelgono di adottare la filosofia del cloud.
La tecnologia è stata sviluppata da esperti di sicurezza per bloccare le minacce zero-day e difendere proattivamente da malware, phishing e attacchi BEC che hanno come obiettivo Microsoft Exchange, OneDrive, SharePoint e Teams.
In questo modo Datto risponde prontamente alle esigenze degli MSP e dei loro clienti, perché mentre il cloud ha migliorato e semplificato la vita alle persone, ha anche aumentato il rischio di attacchi informatici.
Protezione per il cloud
Datto SaaS Defense estende le capacità di Datto SaaS Protection e permette di proteggere le email, dati e applicazioni dei clienti degli MSP che utilizzano il cloud.
La piattaforma si collega automaticamente a Microsoft 365 e controlla in tempo reale che circolino solo email legittime, che siano integri i documenti su OneDrive e Sharepoint e non contengano malware le chat su Teams.
Grazie alla dashboard multitenant è possibile monitorare lo stato dei rilevamenti e degli attacchi, generare report e utilizzare delle reazioni automatiche.
La piattaforma utilizza machine learning e regole predefinite e personalizzate per intercettare le minacce più avanzate e non richiede alcun prerequisito, installazione o cambiamento di configurazione per proteggere i clienti.
Claudio Panerai, Director of Portfolio di Achab, ha dichiarato: “Datto SaaS Defense aggiunge un tassello fondamentale di sicurezza che gli MSP devono mettere a disposizione dei propri clienti; quello cioè di proteggere non solo la posta elettronica ma anche e soprattutto i dati e le informazioni che transitano nelle app di collaborazione della suite Microsoft 365 poiché l’onere della protezione dei dati è in carico al fruitore del servizio non di Microsoft che lo fornisce.”