Il progresso della trasformazione digitale e la globalizzazione di clienti e risorse pone sempre più all'attenzione e al centro degli interessi dei CIO il problema di come garantire la continuità operativa e l'accessibilità a dati ed applicazioni allocate sui data center, nonché a come, tramite essi, assicurare un servizio di business continuity e di disaster recovery.
A facilitare la realizzazione di una rete per data center senza punti di guasto ci ha pensato Raisecom, le cui soluzioni sono distribuite in Italia da CIE Telematica, società di ingegneria specializzata nella progettazione, realizzazione e supporto di reti di accesso fisse e mobili.
La soluzione sviluppata da Raisecnm si basa su switch di aggregazione della categoria Top of the Rack (ToR) che sono già in uso in diversi grandi data center mondiali. La soluzione mette a disposizione apparati e link ridondati.
Un progetto di questo tipo richiede di base che ogni server sia connesso a due diversi switch e che ogni punto di aggregazione sia basato su un doppio switch in modo da assicurare la ridondanza per le connessioni.
Per soddisfare sia le esigenze di ridondanza che di capacità di gestione dei consistenti flussi di dati che afferiscono da/verso un data center e tra i centri ridondati, gli switch Raisecom si caratterizzano per una capacità complessiva di 176 Gbps e sono equipaggiati con 48 porte a 1 G e 4 porte a 10G per la funzione di ToR, mentre prevedono una capacità complessiva di 1,2 Tbps con 48 porte a 10G e 4/6 porte a 40G per applicazioni di ToR o di aggregazione.
Dal punto di vista topologico e di gestione gli switch, ha spiegato CIE Telematica, possono essere connessi in stack e funzionare come un unico switch virtuale multiporta.
L'aggregazione in un unico switch virtuale permette di espandere anche fortemente la capacità e la configurazione in porte complessiva senza aggiungere complessità di gestione.
Ogni stack viene in sostanza ad essere costituito da uno switch che opera come master, da uno switch di backup e da più switch slave. Nel caso di guasto del master lo switch di backup entra in funzione automaticamente. L'affidabilità delle connessioni tra apparati è invece assicurata dalla connessione cross dei link tra gli switch.
Per rispondere alle esigenze dei data center, estremamente ridotto è il tempo di commutazione tra uno switch guasto e quello di backuo, che è inferiore ai 50 ms.
"Si tratta di architettura altamente scalabile e la commutazione a caldo tra switch in esercizio e di riserva in caso di guasto, o l'espandere l'architettura, non impatta sul servizio. Quando uno switch è aggiunto allo stack, quello master si aggiorna automaticamente prendendolo in carico», ha evidenziato Lugi Meregalli, general manager di CIE Telematica.