Voce alle aziende

Cubbit: quando la cybersecurity genera un risparmio immenso

Credi che i tuoi backup siano protetti? Le apparenze possono ingannare, ma Cubbit ha la soluzione per te.

Avatar di Cubbit

a cura di Cubbit

Credi che i tuoi backup siano protetti? Le apparenze possono ingannare. Secondo uno studio di Continuity, i dispositivi usati per archiviare i dati nel mondo enterprise rivelano, in media, quattordici vulnerabilità. Tra le problematiche maggiori ci sono configurazioni di rete insicure, accessi non protetti e procedure di autenticazione utenti inadeguate. Se tutto ciò ti suona familiare, sappi che non sei l'unico. 

B2B Labs Speriamo che CI UCCIDA PER ULTIMI? Matteo Flora sull'AI
youtube play
Guarda su youtube logo

Le vulnerabilità nei sistemi di archiviazione sono il principale bersaglio dei ransomware. Da un'analisi di Veeam del 2023 emerge che il 93% degli attacchi ransomware prende di mira i backup. Questa realtà preoccupa, giustamente, molti leader aziendali. Di questi, l'87% ha messo in atto strategie per gestire questi rischi, ma soltanto il 35% è convinto della loro efficacia.

Per prevenire, molte aziende hanno implementato il cosiddetto cloud immutabile — una soluzione che, grazie a versioning e object lock, dà accesso all'intero storico dei file e permette di "congelarli" per un periodo di tempo durante il quale essi non possono essere cifrati, modificati o eliminati da ransomware o errore umano. Ma l'immutabilità è solo una parte della storia: la gestione dei dati è molto più complessa. 

Bisogna tenere conto, ad esempio, delle problematiche di sovranità digitale. Secondo l'ultimo rapporto di Barracuda, il 69% dei C-level è preoccupato dal fatto che i dati della propria azienda siano salvati oltre i confini nazionali. Otto organizzazioni su dieci in Francia, Germania, Regno Unito e USA hanno adottato politiche di sovranità digitale.

Altro tema importante è quello di avere backup off-site. In altre parole: dove si trova, effettivamente, il tuo backup? Ma soprattutto: applichi la regola del backup 3-2-1? Ideata per la prima volta dal fotografo statunitense Peter Krogh, la regola del backup 3-2-1 prevede che si abbiano tre copie dei dati su due supporti diversi di cui almeno una off-site per il ripristino di emergenza. Secondo la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA), "per aumentare le possibilità di recuperare i dati persi o danneggiati, [bisogna] seguire la regola del 3-2-1”.

Perché la regola del 3-2-1 è così importante? In breve, perché riduce al minimo il rischio che un singolo evento localizzato possa causare una perdita critica dei dati. Se infatti si utilizza un unico supporto per archiviare i propri file, qualsiasi cosa metta a rischio tale supporto può causare la perdita dei dati. Allo stesso modo, se non si utilizza una copia off-site, qualsiasi disastro localizzato renderà i dati inaccessibili, forse per sempre. Ecco che entra in gioco Cubbit.

Cubbit: il backup immutabile off-site

Cubbit è il primo cloud geo-distribuito d’Europa. Diversamente dagli altri cloud storage tradizionali, Cubbit non archivia i file in un data center centralizzato. Invece, ogni dato archiviato in Cubbit è cifrato, micro-frammentato e replicato su reti geo-distribuite, al sicuro da data breach e downtime localizzati. 

Se, per così dire, il cloud tradizionale mette tutte le uova in un solo paniere (il data center), Cubbit spezzetta ogni singolo uovo (il file) e lo distribuisce su una rete senza single point of failure. In questo modo, nessun dato è salvato nella sua interezza in nessun luogo. Invece, ogni dato è geo-ridondato by design, giacché i frammenti criptati di ogni dato sono geo-distribuiti in più luoghi contemporaneamente.

Cubbit, in altre parole, incarna pienamente la regola del backup 3-2-1. Ogni backup diventa così una rete di backup off-site. Per di più, grazie al geofencing, Cubbit permette alle aziende di delimitare l'area geografica in cui i dati sono archiviati. I dati infatti sono custoditi nel solo territorio nazionale, in piena conformità con il GDPR, CCPA e con le normative di gestione dati. 

A riprova di tutto ciò, Cubbit si sottopone a auditing periodici da parte di organismi indipendenti. L’azienda ha conseguito le certificazioni ISO 9001:2015 (sistemi di gestione qualità), ISO/IEC 27001:2013 (gestione della sicurezza delle informazioni), ISO/IEC 27017:2015 (sicurezza del cloud), ISO/IEC 27018:2019 (privacy nel cloud e protezione dei dati personali).

Il cloud storage di Cubbit è inoltre abilitato MePA e dispone della qualifica ACN, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (subentrata all'AgID, Agenzia per l'Italia Digitale) nonché della prestigiosa Cybersecurity Made in Europe Label, un riconoscimento per le imprese IT europee che si distinguono per innovazione nel rispetto delle normative in materia di sicurezza informatica.

Cubbit infine è S3 compatible. Questo significa che la piattaforma Cubbit è nativamente compatibile con Veeam, Nakivo, QNAP e l’intero ecosistema Amazon S3. L'utente ora può andare oltre il software fornito da Cubbit e optare invece per client di terze parti per svariate scenari d’uso. 

Ad esempio, con Cubbit DS3, è possibile automatizzare backup rapidi, immutabili e off-site con Veeam e client simili, garantire un veloce ripristino dei dati, collaborare in sicurezza su macchine virtuali o su NAS locale e persino archiviare file a lunghissimo termine rispettando tutte le normative vigenti sulla gestione dei dati.

Cubbit: massima sicurezza, risparmio immenso

Cubbit consente di salvare un bucket in più luoghi contemporaneamente senza costi extra. Ciò significa che, in caso di indisponibilità di una sede, è comunque possibile accedere ai dati ed eseguirne il backup, ottenendo una durabilità e una disponibilità del dato senza pari. 

Questo non solo ottimizza il carico di lavoro, ma rende i file ultra resistenti al ransomware allo stesso tempo. Cubbit infatti non abilita i semplici object lock e versioning. Al loro posto, Cubbit offre Multi-Site Object Lock e Multi-Site Versioning, ossia: immutabilità geo-distribuita vera e propria — qualcosa che nessun'altra piattaforma di object storage offre oggi. 

Tutto questo genera un risparmio immenso per la tua azienda. Ipotizziamo che tu abbia un bucket da 100TB e che tu, come dice la regola del backup 3-2-1, voglia avere 3 copie di questo bucket di cui una off-site. Con il cloud tradizionale per fare tutto questo hai bisogno di 300TB. Con Cubbit, invece, ti bastano 100TB, giacché il bucket sarà automaticamente geo-ridondato su tutte e tre le sedi da te scelte.

Chi è Cubbit

Partner di Gaia-X, Cubbit conta oltre 5000 clienti e aziende tra cui Leonardo, Granarolo, Amadori, Trasporti Pubblici Parma, SCM Group e svariate realtà istituzionali. Cubbit offre assistenza tecnica sia in italiano che in inglese tramite email e telefono. Se desideri saperne di più, visita il sito web e inizia subito la prova gratuita.

Leggi altri articoli