I dati hanno rilevato un aumento del numero di case raggiunte dalla fibra: si è passati da 198,4 milioni nel settembre 2021 a 219 milioni nel settembre 2022 per la regione UE39. L'Italia è tra i Paesi che più degli altri hanno guidato questa crescita, registrando un aumento di 2.1 milioni di connessioni; insieme al nostro Paese troviamo il Regno Unito in vetta alla classifica (+4,2 milioni), la Francia (+3,5 milioni) e la Turchia (+2,9 milioni). In Italia il 56% delle abitazioni è raggiunto dalla fibra.
In media i paesi EU27 e il Regno Unito hanno una copertura del 55,3%, registrando un aumento del 6,8% annuale; se si guarda invece ai Paesi della regione EU39 la percentuale di copertura sale al 62,3%, ma con un aumento più basso (5,3%).
I cittadini continuano a preferire gli operatori alternativi per la fibra, anche se gli operatori storici stanno moltiplicando i loro sforzi, favorendo l'adozione dei nuovi collegamenti. Oggi il 56% delle abitazioni collegate con FTTH si appoggia a ISP alternativi, mentre il 39% fa affidamento agli operatori ex monopolisti del mercato.
Il trend continua a essere in crescita da diversi anni ormai, ma c'è ancora un divario importante tra la copertura della fibra ottica e l'effettiva adozione: il tasso di take-up per EU39, definito come il numero di utenti in proporzione alle abitazioni raggiunte, è di quasi il 50%; nonostante i progressi degli ultimi anni.
Germania, Regno Unito e Italia contano il numero più alto di abitazioni senza abbonamento alla fibra: il totale dei tre Paesi è di 89 milioni di case senza connessioni FTTH attive. Per ottenere risultati soddisfacenti c'è ancora molto lavoro da fare.