Cosa dice il Digital Payments Monitor di Worldline Merchant Services Italia

Lo studio rileva l’andamento dei volumi di spesa e il numero di transazioni effettuate in Italia nel primo semestre dell'anno

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a cura di Antonino Caffo

Gli italiani hanno sempre più confidenza nei confronti dei pagamenti digitali e mantengono un’attitudine positiva verso i consumi, nonostante l’attuale contesto macro-economico particolarmente complesso.

I volumi di pagamenti digitali con carte italiane hanno infatti registrato un aumento dell'11,8% nel primo semestre 2022 rispetto al corrispondente periodo del 2021 e del 9,3% in confronto alla prima metà dell’anno del 2019.

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Da notare che il 2022, rispetto al 2019, ha avuto una accelerazione nel mese di maggio mentre, rispetto al 2021, l’accelerazione è stata più forte nei primi mesi e ora si sta riducendo, poiché nei primi mesi del 2021 le restrizioni legate al Covid avevano avuto un peso maggiore.

Di tenore simile, l’andamento semestrale della quantità di transazioni eseguite con carte italiane che nel 2022 ha segnato un +9,7% rispetto al 2021 e un +16,5% vs il 2019.

Per quanto riguarda la dimensione delle transazioni, si può dire che sono cresciute molto le transazioni inferiori ai 10 Euro di spesa, con un +61,6% rispetto al 2019, grazie anche al prolungato effetto positivo della operazione “cashback” sui pagamenti di piccolo importo, mentre si è registrata una crescita meno sostenuta dal 2021 al 2022, del 14,9%.

Questi sono solo alcuni dei principali dati che emergono dal Digital Payments Monitor osservatorio di Worldline Merchant Services Italia, che rileva l’andamento in Italia dei volumi di spesa e il numero di transazioni effettuate con carta attraverso un circuito di 135.000 POS (fisici ed eCommerce) attivi su oltre 76.000 esercenti.

Di particolare interesse anche il trend dei volumi nelle principali categorie merceologiche. Il settore alberghiero, insieme alla ristorazione hanno fatto registrare l’andamento più vivace nei confronti del primo semestre 2021 (rispettivamente +184,7% e +111,5%), un forte segnale di ripresa del turismo in Italia.

La GDO ha mostrato un aumento dei volumi del 9,1% vs il primo semestre 2019, segno che la pandemia ha avuto un impatto sull’utilizzo dei pagamenti elettronici anche in questo comparto. Ciò è dimostrato anche dal percorso delle transazioni semestrali che sono salite dell’11,5% rispetto al 2019.

In questa direzione va anche il settore Utility, che registra una crescita dei volumi ancora più significativa, del 30,8% vs primi sei mesi del 2021.

Significativa anche la crescita dei pagamenti elettronici per le farmacie negli ultimi tre anni, con un +24,9% rispetto al 2019 in volumi e un +40,2% nel numero di transazioni. Infine, da notare anche la crescita nel settore nel trasporto pubblico, che ha fatto segnare un +35,5% sul 2019 e un +69,2% sul primo semestre 2021.

Il Digital Payments Monitor ha anche rilevato l’andamento dei pagamenti digitali in alcune importanti regioni italiane del Nord e Centro Italia. Lombardia, Veneto e Toscana hanno mostrato aumenti di volumi in maniera sostanzialmente omogenea nei confronti del primo semestre 2021, facendo registrare rispettivamente +12,9%, +13,5%, +17,2% (per numero di transazioni: +15,4%, +10% e +23%).

Per il Lazio la crescita è stata poco più significativa, con un +18 %, mentre l’aumento è stato molto consistente per la Valle d’Aosta, che spicca con un +176,6%. Più importanti sono stati gli aumenti vs i primi sei mesi 2019, soprattutto in alcune regioni come l’Emilia-Romagna (quasi +25%), la Puglia (+23%), il Trentino-Alto Adige (+25% vs 2019 e +39,8% vs 2021) e la Liguria, (+16,7% vs 2019 +19,9% vs 2021).

Sul versante opposto della crescita, ha fatto eccezione in particolare la Sicilia, attestandosi a un -0,9% rispetto al 2021. Per quanto riguarda invece il numero delle transazioni, da rilevare l’importante crescita della Valle d’Aosta rispetto al 2021, con un +85,9%.

L’osservatorio di Worldline Merchant Services Italia rivela che nel complesso il livello di pagamenti digitali con carte estere in Italia resta ancora sotto il livello pre-pandemia, anche se ci sono dei segnali positivi per alcune categorie di turisti, come ad esempio inglesi e americani.

I volumi registrati infatti, hanno segnato un +54% rispetto al primo semestre 2021, mentre è stata rilevata una decrescita del 21,1% nei confronti del periodo gennaio-giugno 2019: quest’anno la presenza dei turisti stranieri nel nostro Paese non ha ancora raggiunto i livelli del periodo pre-pandemia.

Nei confronti del 2021 si rileva una spinta più marcata nei mesi di aprile e maggio (con rispettivamente un +112,9% e un +74,8%), confortando così l’ipotesi di un ritorno a una spesa più consistente dei turisti stranieri nel nostro Paese nei prossimi mesi.

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