Il GDPR - General Data Protection Regulation stabilisce il diritto alla protezione dei dati personali al fine di conseguire un elevato livello comune di sicurezza della rete e dei sistemi informativi.
La questione è però complicata, osserva CoreTech, perché nella direttiva non viene specificato quali siano i mezzi da utilizzare per minimizzare le possibilità di violazione, perdita o distruzione dei dati personali e il titolare del trattamento ha la libertà di scegliere gli strumenti più idonei.
Da dove partire allora? Il modo migliore per proteggere i dati, suggerisce l'azienda, è cifrarli (o crittografarli). Grazie alla criptazione dei dati, un'eventuale violazione con accesso ai file non comporterebbe un rischio per le informazioni in essi contenute, soprattutto con una chiave a 256-bit.
Quella della cifratura dei dati è una funzionalità nativa della soluzione 1Backup sviluppata da CoreTech, che permette di conservare il dato in un formato che lo rende illeggibile in caso di furto e, così facendo, di ottemperare al disposto della direttiva come richiesto dagli artt. 24 e 25.
La gestione del servizio è centralizzata e avviene tramite console web disponibile anche in versione mobile. Consente di eseguire il salvataggio dati sia in remoto sui sistemi CoreTech operanti esclusivamente in data center italiani sia in locale su NAS o altri dispositivi di rete presenti nell'azienda del cliente.
E' poi un software multipiattaforma disponibile per Windows, MAC e Linux e, tramite specifici add-on, proteggere intere Virtual Machines in ambiente VMware e Hyper-V.
Un secondo tema quando si affronta il GDPR è costituito dall'accesso ai dati, chi ne ha diritto e come lo si controlla. In proposito, osserva Coretech, va preso in considerazione più di un elemento e, in primis, stabilire chi può avervi accesso e con quali diritti, e poi dove vengono salvati i dati, per la precisione in che tipo di struttura e in quale nazione.
Il controllo è un'altra delle funzioni previste da 1Backup, che dà la possibilità di impostare diritti di sola lettura o lettura e scrittura per il singolo account. Ai fini pratici i dati salvati con 1Backup sono custoditi nel cloud di CoreTech, con server ripartiti su più cluster in modo da garantire oltre alle prestazioni richieste anche una elevata disponibilità.
Per quanto concerne il territorio nazionale iI Data Center di riferimento è situato nella Farm Supernap Italia, dove l'accesso fisico ai server di backup viene consentito solo a personale autorizzato. Il servizio prevede anche una funzione di audit che registra le operazioni fatte e che non sono cancellabili.
La soluzione, ha commentato CoreTech, è stata ideata per rispondere alle esigenze di system integrator e software house (per saperne di più).
«1Backup è una soluzione ampia e flessibile che garantisce una completa scalabilità: gli unici elementi necessari sono il numero di agenti (software di backup) e i GB sottoscritti. Con l'opzione WhiteLabel è inoltre possibile personalizzare il servizio in tutte le sue parti grafiche e testuali per offrire il backup remoto con il proprio brand. Senza alcun costo di setup e con un costo al GB al pari di Amazon e Aruba, eventi informatici come virus o guasti dei sistemi, o incidenti di altra natura come furto, incendio, allagamento e terremoto, possono essere superati», ha evidenziato l'azienda.