Con la digitalizzazione tutte le aziende sono di tecnologia

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a cura di Giuseppe Saccardi

Ogni azienda, dal settore sanitario alla vendita al dettaglio, oggi è un'azienda di tecnologia. Difficile non essere d'accordo con questa affermazione di VMware stante la progressiva digitalizzazione di uffici e impianti produttivi.  

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Ad esempio, i big data e gli analytics guidano i risultati di business, che riportano l'IT al primo posto e al centro della conversazione. L'IT oggi non è solo responsabile di "far funzionare i motori", ma anche di integrare le nuove tecnologie, come gli analytics, in ogni settore aziendale.

 La Digital Transformation sta in sostanza cambiando ogni aspetto dell'impresa ma, evidenzia  Bask Iyer, CIO, VMware & Dell Technologies, prima non era di certo così.

Nel 1998 Apple riponeva tutte le speranze in un rilancio sull'iMac all-in-one. Amazon aveva annunciato che avrebbe esteso il proprio business oltre i libri. Il primo Google Doodle apparve sul loro sito web, fu lanciato Windows 98 e Bill Gates fu colpito a tradimento con una torta in faccia mentre si recava a un incontro con i funzionari dell'UE.

Nello stesso periodo, un professore della Stanford University, Mendel Rosenblum, e i suoi studenti lavoravano in laboratorio ed ebbero un'epifania: la virtualizzazione, un concetto scoperto negli anni '50 ed ampiamente adottato nel modello OSI, poteva essere utilizzata per l'esecuzione reale e non solo per la simulazione.

Rosenblum, insieme a Diane Greene, Edouard Bugnion, Scott Devine e Edward Wang, fondarono VMware Inc. e lanciarono la VMware Workstation un anno dopo, portando la tecnologia di virtualizzazione sul desktop Linux e creando un settore completamente nuovo.

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Bask Iyer, CIO, VMware & Dell Technologies

Nel 1998, quando Mendel e i suoi studenti erano pronti a rivoluzionare un settore:

  • L'IT consisteva principalmente nell'automazione di back-office come i sistemi ERP, l'automazione della supply chain e l'aggiornamento a Windows 95.
  • Le aziende spendevano circa 300 miliardi di dollari per realizzare computer e applicazioni conformi al Millennium bug, cercando di evitare ciò che molti temevano sarebbe stato il caos diffuso con banche, governo e servizi pubblici.
  • La collaborazione abilitata dall'IT con il mondo esterno era inesistente; la posta elettronica era in gran parte interna.

I CIO come agenti del cambiamento

Facendo un salto di una generazione o poco più sino ad  oggi, i quattro superpoteri del mobile, cloud, IoT e IA hanno trasformato ogni azienda in un'azienda tecnologica.

Il sistema di condizionamento di un grande impianto di produzione, evidenzia  Iyer, oggi è un sistema di gestione degli edifici basato su sensori.

Il dato di fatto è però che la tecnologia sta crescendo più velocemente della capacità di sfruttarla.

Mentre è un dato di fatto che l'Enterprise IT sia rimasta indietro rispetto alla tecnologia consumer, esistono opportunità senza precedenti per coloro che hanno il desiderio e la passione per correre rischi, accelerando a velocità di curvatura e spingendosi al limite dell'innovazione con i propri team.

 È il CIO, osserva il manager, che si trova nella posizione migliore in questo momento per prendere le redini come leader della trasformazione, perché la cultura aziendale in toto dovrà adattarsi all'essere digital-first.

"L'IT è pronto a svolgere un ruolo nuovo e più strategico nelle aziende, che va oltre il supporto al valore di business creativo attraverso l'innovazione di business basata sulla tecnologia e le iniziative digitali", secondo quanto riportato da una ricerca recente di McKinsey & Company sulla futura value proposition dell'IT.

Accettare il rischio

Quello del CIO è un compito importante  perché ciò che prima richiedeva anni per l'adozione di una tecnologia ora richiede alcuni mesi.

E' di certo una velocità di cambiamento per promuovere l'innovazione che impone di accettare dei rischi, di procedere senza conoscere il quadro completo (specialmente con l'intelligenza artificiale) e collaborare in tutto ciò che si fa, specialmente con il team esecutivo.

In sintesi, osserva Iyer, i  CIO e i loro team dovranno prendere l'iniziativa e guidare questo cambiamento.

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