Come sarebbe Sanremo se lo facesse un'intelligenza artificiale?

L’AI potrebbe rivoluzionare Sanremo, dalla composizione musicale alla gestione del pubblico, influenzando settori come musica, marketing, eventi, media, tecnologia e analisi dati.

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a cura di Eleonora Giancarli

Eleonora Giancarli - Communication Manager Athics

Cosa succederebbe se il Festival della Canzone Italiana fosse interamente concepito e gestito con l’AI? L’idea potrebbe sembrare futuristica, ma qualcosa di simile esiste già: l’AI Song Contest, nato nel 2020, è la prima competizione dedicata alla creazione di canzoni scritte dall’intelligenza artificiale. Questo evento, che ha guadagnato sempre più popolarità, vede i brani valutati da una giuria in base all’uso dell’AI, mentre il pubblico li vota online. Fino a oggi, ha visto vincitori provenienti da Australia, Paesi Bassi, Thailandia e Stati Uniti.

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Nel 2024, il concorso si è svolto a Zurigo, in Svizzera, con esibizioni dal vivo delle canzoni in gara. Il gruppo Onda Corta, dal Cile, ha trionfato ottenendo il punteggio più alto dal pubblico e il terzo più alto dalla giuria. L'edizione del 2025 sarà la sesta nella storia del contest.

Ma cosa succederebbe se il Festival di Sanremo seguisse questa strada? Se un’intelligenza artificiale si occupasse di tutto, dalla composizione musicale alla gestione dell’audience? Ecco alcuni esempi tratti da casi reali.

1. Composizione musicale e generazione di testi

L'AI ha già dimostrato di poter creare musica e testi originali, imitando lo stile di artisti famosi o sperimentando nuove combinazioni sonore. Modelli avanzati come OpenAI Jukebox possono generare melodie, armonie e testi in base a determinati input. Artisti come Taryn Southern hanno già pubblicato album interamente composti con l’intelligenza artificiale, dimostrando che il futuro della musica potrebbe essere sempre più automatizzato.

Spotify già utilizza sistemi di analisi emotiva per suggerire playlist basate sul mood degli utenti

Anche artisti come Holly Herndon e la band YACHT hanno sperimentato l'uso dell'AI nella composizione musicale, creando brani unici attraverso l'addestramento di reti neurali su campioni vocali e strumentali. Inoltre, aziende come Sony CSL hanno sviluppato strumenti come Flow Machines, che hanno permesso di realizzare brani pop generati dall'AI, dimostrando come la tecnologia possa affiancare la creatività umana nella composizione musicale.

2. Analisi dei testi attraverso la profilazione psicometrica

Oggi è possibile rilevare i valori dominanti espressi all’interno di testi scritti, attraverso la profilazione psicometrica. La piattaforma Portrait di Athics misura la frequenza delle parole funzionali all’interno di un testo per estrarre il profilo psicologico degli autori, rivelando tratti caratteriali ed emozionali dietro ogni brano. 

La profilazione psicometrica applicata ai brani di Sanremo di 4 edizioni diverse ha evidenziato come i tratti dell’allegria, estroversione, emozione e amichevolezza accomunano le 4 edizioni, così distanti nel tempo tra loro, rivelando un certo standard di composizione e utilizzo dei termini.

Spotify già utilizza sistemi di analisi emotiva per suggerire playlist basate sul mood degli utenti. In ambito accademico, ricerche hanno dimostrato come l'analisi basata sull'AI possa prevedere il successo di un brano analizzandone le caratteristiche linguistiche ed emotive. Inoltre, piattaforme come Genius e Musixmatch impiegano l’AI per categorizzare i testi e analizzarne il significato profondo, individuando pattern ricorrenti che possono determinare il gradimento del pubblico.

3. Predizione dei vincitori con il machine learning

Uno degli aspetti più affascinanti dell'AI applicata a Sanremo sarebbe la capacità di prevedere il vincitore. Analizzando dati storici, trend social e statistiche di ascolto, algoritmi di machine learning potrebbero calcolare le probabilità di successo di ogni artista. 

In un recente esperimento, ChatGpt è stato in grado di prevedere i nomi sul podio di Sanremo 2024 (Angelina Mango e Geolier) e il nome del vincitore dell’Eurovision Song Contest: lo svizzero Nemo con la canzone The Code è arrivato primo.

4. Ottimizzazione della scaletta e gestione dell’audience

L'AI potrebbe rivoluzionare l'organizzazione del Festival suggerendo la scaletta ideale per massimizzare l'attenzione del pubblico. Analizzando i dati di ascolto e le interazioni digitali, sarebbe possibile evitare cali di audience posizionando i momenti clou nei punti strategici della serata. Servizi di streaming come Netflix e Amazon Prime utilizzano già algoritmi simili per ottimizzare la programmazione dei contenuti.

L’AI potrebbe rivoluzionare l’organizzazione del Festival suggerendo la scaletta ideale per massimizzare l’attenzione del pubblico

Nel settore radiofonico, piattaforme come iHeartRadio e Pandora sfruttano l'AI per creare scalette personalizzate basate sulle preferenze degli ascoltatori, evitando momenti di bassa attenzione. Anche in televisione, eventi come il Super Bowl usano analisi AI per stabilire l'ordine di esibizione degli artisti dell'halftime show, garantendo il massimo coinvolgimento del pubblico.

5. Creazione di esperienze personalizzate per gli spettatori

Le piattaforme di streaming potrebbero offrire esperienze su misura per ogni spettatore, selezionando i momenti più rilevanti in base alle preferenze musicali e alle interazioni passate. Sistemi come YouTube Music già sfruttano l'AI per suggerire contenuti in base agli interessi individuali, migliorando l'esperienza di fruizione. TikTok utilizza algoritmi sofisticati per mostrare ai singoli utenti contenuti pertinenti, aumentando il coinvolgimento e la viralità dei brani. Spotify Wrapped, basato sull'AI, crea riepiloghi annuali delle preferenze musicali di ogni utente, offrendo un'esperienza sempre più personalizzata.

6. Doppiaggio e sintesi vocale per accessibilità e localizzazione

Foto di DanikPrihodko da Pixabay
concerto festival folla le persone - Image

L'intelligenza artificiale potrebbe migliorare l'accessibilità del Festival fornendo sottotitoli in tempo reale e traduzioni automatiche in più lingue, rendendo Sanremo un evento veramente globale. Google e Microsoft offrono già soluzioni di traduzione automatica avanzate, utilizzate in eventi internazionali per abbattere le barriere linguistiche. Netflix ha integrato AI per migliorare il doppiaggio automatico di serie e film, rendendo i contenuti fruibili in più lingue con una qualità sempre più elevata. Anche YouTube e Twitch usano tecnologie AI per generare sottotitoli in tempo reale, migliorando l'accessibilità per utenti non udenti o di lingua diversa.

7. Analisi delle reazioni del pubblico

Monitorare il sentiment del pubblico sarebbe un gioco da ragazzi per l'AI, che potrebbe analizzare in tempo reale commenti e reazioni sui social media. Strumenti come Brandwatch e Talkwalker utilizzano già tecnologie di analisi AI per comprendere le emozioni degli utenti e fornire insight preziosi agli organizzatori di eventi. 

I social network X e Facebook utilizzano l'AI per rilevare trend e sentiment in tempo reale, fornendo dati cruciali alle aziende per ottimizzare campagne pubblicitarie e strategie di comunicazione. Durante gli Oscar e altri eventi di rilievo, gli algoritmi AI hanno analizzato milioni di tweet per identificare i momenti più discussi e influenti della serata.

Impatto sulle aziende

L’adozione dell’intelligenza artificiale nell’industria musicale e degli eventi potrebbe ridefinire le strategie aziendali in diversi settori. Per le case discografiche e le piattaforme di streaming, l’AI consente di automatizzare la composizione musicale e personalizzare le raccomandazioni, aumentando il coinvolgimento degli utenti. Le aziende di marketing e pubblicità possono sfruttare l’analisi psicometrica e il sentiment analysis per creare campagne più mirate, ottimizzando gli investimenti in sponsorizzazioni musicali. Le agenzie di eventi e i broadcaster possono migliorare la gestione delle scalette e prevedere il successo di artisti ed esibizioni, riducendo il rischio legato alla produzione di spettacoli dal vivo.

Nel settore della tecnologia e AI, cresce la domanda per algoritmi avanzati di machine learning e natural language processing capaci di ottimizzare la gestione del pubblico, prevedere tendenze musicali e migliorare la traduzione automatica. Anche il settore del social media può beneficiare dell’AI per analizzare le reazioni del pubblico in tempo reale e ottimizzare i contenuti virali.

Foto di Pexels da Pixabay
pubblico gruppo musicale - Image

L’e-commerce e il retail potrebbero sfruttare l’AI per integrare esperienze musicali personalizzate nei negozi, migliorando l’esperienza d’acquisto. Il gaming e la realtà virtuale potrebbero implementare musiche generate dall’AI per ambienti interattivi dinamici. Anche il settore dell’education e della formazione musicale potrebbe beneficiare di strumenti AI per l’apprendimento personalizzato e la composizione assistita.

Già oggi, algoritmi avanzati analizzano le caratteristiche dei tormentoni di successo—dal ritmo alla progressione armonica, fino alla struttura dei testi—per generare canzoni che abbiano maggiori probabilità di diventare hit. Piattaforme come HitPredictor e strumenti di deep learning come Mubert studiano pattern musicali e tendenze globali per suggerire combinazioni vincenti. Questo potrebbe portare a un futuro musicale dominato da brani creati su misura per catturare l’attenzione, ma anche al rischio di una standardizzazione del gusto, con produzioni sempre più simili e meno spazio per la sperimentazione artistica.

La musica, per quanto supportata dalla tecnologia, resta però una forma d’arte che vive di emozioni autentiche, intuizioni improvvise e sensibilità umana. L’AI potrà essere un potente alleato nella creazione e diffusione della musica, ma il tocco umano resterà insostituibile, perché alla fine non sono solo le note o i testi a emozionarci, ma l’anima di chi li crea.

Eleonora Giancarli - Communication Manager Athics

Esperta di comunicazione digitale, ha lavorato in aziende come VMware, Hilti e Casaleggio Associati. Laureata in Comunicazione d’impresa con master in web marketing, oggi guida la strategia di comunicazione di Athics, azienda di AI specializzata in conversational AI e analisi psicometrica.

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