L’AWS Summit Milano 2024 ha accolto oltre 7.000 partecipanti, un numero molto più alto rispetto al passato che certifica l’interesse verso le soluzioni cloud e IA da parte del tessuto industriale italiano. L’evento è stato anche l’occasione per esplorare le più recenti innovazioni tecnologiche nel campo del cloud computing e dell'intelligenza artificiale.
Amazon in particolare ha posto sotto i riflettori il nuovo AWS Bedrock, una piattaforma di Amazon Web Services che fornisce accesso a modelli di intelligenza artificiale preaddestrati, semplificando lo sviluppo di applicazioni AI senza necessità di gestione complessa dell'infrastruttura.
Sono molte le aziende che hanno deciso di abbracciare Bedrock, nonostante la giovane età del servizio, probabilmente spinti anche dalle esperienze positive di pionieri che l’hanno provato in anteprima, come InfoCert. Tra queste, ce ne sono molte specializzate in formazione, come Gamindo, Docebo e Multiversity. Tre società che hanno condiviso condiviso con Tom’s Hardware le loro esperienze e successi nell'utilizzo delle tecnologie AWS.
Gamindo: gamification e formazione con AWS
Gamindo è una startup italiana che sta rivoluzionando la formazione aziendale e il marketing attraverso la gamification. La piattaforma di Gamindo trasforma l'apprendimento in un'esperienza interattiva e coinvolgente, utilizzando giochi che non solo intrattengono ma educano. Questo approccio rende la formazione più efficace, poiché motiva i dipendenti e gli utenti a partecipare attivamente, con tassi di adozione superiori ai corsi di formazione tradizionale.
AWS, e in particolare i servizi di intelligenza artificiale offerti da Bedrock, ha giocato un ruolo cruciale nel successo di Gamindo. Grazie a queste tecnologie, Gamindo è in grado di implementare soluzioni avanzate che migliorano l'interattività e la personalizzazione dei contenuti formativi. La piattaforma utilizza i modelli AI di Bedrock per sfruttare gli LLM più adeguati in ogni momento, con la scalabilità di un moderno sistema cloud.
Così è possibile gestire milioni di giocatori, ma anche analizzare i materiali formativi con un approccio multimodale, e poi usare quegli stessi materiali per generare un gioco appassionante.
Un esempio significativo dell'applicazione di queste tecnologie è il progetto realizzato con Barilla. Gamindo ha sviluppato un gioco educativo che insegna l'importanza delle api per l'ecosistema. Gli utenti partecipano a un gioco match-3, dove completano livelli e rispondono a domande informative sulle api - a cui si aggiunge anche un elemento di lead generation nel momento in cui l’utente si registra per ottenere un coupon. Una strategia che ha permesso a Barilla di sfruttare la ramificazioni per obiettivi multipli, come rafforzare il brand, veicolare un messaggio positivo, e accrescere la user base.
L'adozione di AWS ha permesso a Gamindo di gestire agevolmente la scalabilità necessaria per supportare un numero elevato di utenti, garantendo al contempo performance elevate e costi ottimizzati. Una crescita che, ci ha rivelato Nicolò Satin di Gamindo, è stata possibile grazie anche ai crediti speciali che Amazon dedica alle startup - e che possono fare la differenza.
Docebo: Potenziare la Formazione a Distanza con AWS Bedrock
Docebo, nata dal termine latino "docere", è una piattaforma SaaS per la formazione a distanza utilizzata sia per l'onboarding interno alle aziende che per la formazione dei clienti. Ad esempio, Zoom utilizza Docebo per formare gli amministratori sulle sue avanzate B2B.
Dal 2011, Docebo ha scelto AWS per la sua infrastruttura cloud, inizialmente come consulente per software open source e poi come piattaforma SaaS dal 2012. La scalabilità di AWS ha permesso a Docebo di crescere rapidamente, con un tasso di crescita del 100% annuo nei primi anni. Oggi, Docebo utilizza una varietà di servizi AWS, privilegiando quelli gestiti come Aurora, Lambda e RDS per carichi di lavoro specifici, permettendo di focalizzarsi sull'innovazione del prodotto.
Anche Docebo sfrutta modelli LLM, per la creazione di materiali e per l’analisi dei risultati. Amazon Bedrock consente di adottare rapidamente nuovi modelli AI, valutandone la qualità e il costo in poche settimane.
Gli strumenti di authoring AI permettono la creazione automatica di quiz, slide e altri materiali didattici, utilizzando un sistema che combina valutazioni AI e controlli umani per scegliere il modello più adatto. Prima di Bedrock, questo processo era lento e complesso, anche usando strumenti avanzati e potenti come Kubernetes.
L'intelligenza artificiale aiuta a creare percorsi formativi personalizzati, ma è essenziale il controllo umano per evitare bias. La privacy e la gestione dei dati sono temi critici, e Docebo assicura che i dati dei clienti siano utilizzati in modo sicuro e separato dai modelli AI, grazie alle tecniche supportate da Bedrock.
Multiversity e il tutor universitario 24/7
Multiversity è il principale punto di riferimento quando si parla di formazione digitale in Italia, con una vasta offerta di corsi di laurea e post-laurea.
Integrando le tecnologie AWS, Multiversity garantisce sicurezza, scalabilità e disponibilità alla sua piattaforma educativa. L'uso di AWS Bedrock ha permesso lo sviluppo di tutor chatbot e chatbot amministrativi, migliorando l'accessibilità e l'efficacia della formazione.I tutor chatbot, basati su intelligenza artificiale, offrono supporto 24/7 con risposte precise e approvate dai docenti, mentre i chatbot amministrativi gestiscono le richieste tecniche e amministrative, riducendo il carico di lavoro del supporto tecnico e migliorando l'esperienza degli studenti.
Attualmente, Multiversity offre 72 corsi di laurea, 300 corsi post-laurea e conta oltre 200.000 studenti iscritti, con più di 1.000 centri di orientamento sul territorio. Le attività sono organizzate attraverso diversi brand, come Università Pegaso, Universitas Mercatorum, San Raffaele Telematica, AuLab e Sole24Ore Formazione.
Croci e delizie del cloud
I tre esempi citati (quattro se includiamo InfoCert) dimostrano che prodotti come AWS Bedrock, e i servizi cloud in generale, mettono effettivamente le aziende in condizione di fare cose altrimenti impossibili. E questo è sicuramente una buona notizia per ogni imprenditore all’ascolto; tra gli oltre 7.000 partecipanti all’AWS Summit Milano sicuramente molti erano alla ricerca di soluzioni per fare di più con meno, e in ultima analisi per migliorare la bottom line.
Uno scenario in cui, tuttavia, non si può trascurare il fatto che si diventa in qualche modo dipendenti da un partner. Da un lato, la piattaforma semplifica lo sviluppo di applicazioni AI, eliminando la complessità gestionale dell'infrastruttura, ma dall'altro lato, aumenta la dipendenza delle aziende dalle tecnologie proprietarie di Amazon. E se anche si volesse passare a un altro partner - e non è un settore dove i concorrenti abbondino - la situazione cambierebbe solo di poco.
Sì, stiamo andando sempre più velocemente verso uno scenario cloud serverless, dove gli asset on premise semplicemente non sono più in grado di soddisfare le richieste. Ma esiste il rischio di perdere indipendenza, e bisogna porre attenzione a questo aspetto.
Ci sono poi le questioni normative sul trattamento e la protezione dei dati, questioni che sono destinate a cambiare nei prossimi due anni mano a mano che l’IA Act Europeo sarà applicato.
Altra questione da affrontare riguarda la barriera all’ingresso: da una parte AWS ha costi gestibili e tutto sommato accessibili, ma se in futuro queste soluzioni diventano l’unica opzione allora chi le controlla potrà anche alzare i prezzi a proprio piacimento. E potremmo vedere una situazione in cui solo alcuni utenti possono permettere l’accesso agli strumenti più potenti.
Infine, l'uso intensivo di tecnologie cloud contribuisce all'aumento del consumo energetico e all'impatto ambientale delle operazioni IT. Amazon, così come tutti i colossi tech, afferma di aver messo in campo sforzi ingenti per la sostenibilità. Tuttavia siamo ancora lontani da una situazione ideale - cioè l’impatto zero - e alla fine sono i clienti finali, le aziende e professionisti prima e i loro clienti poi, a pagare gli ingenti costi della sostenibilità.