Buone notizie per il mercato dell'Information technology in Italia, che secondo l'associazione italiana di imprese ICT, Assintel, quest'anno è cresciuto del 3,1%, per un valore complessivo di 30 miliardi di euro. Questa traiettoria positiva è confermata anche per il 2018 con una stima dell'1,9%.
I dati provengono proprio dall'ultimo Assintel Report, la ricerca sul mercato ICT e Digitale in Italia, realizzato da Assintel con CFMT insieme alla società di ricerca indipendente IDC Italia.
In breve, i valori dei principali segmenti che compongono il mercato ICT mostrano una crescita per l'hardware del 6,2%, il software del 3%, servizi IT del valore dell'1,5%, mentre restano negativi solo i servizi di telecomunicazione a -1,6%.
Volano invece i settori dell'IoT (+16,4%), del cognitive (+20,5%), del cloud (+27,8%), big data & analytics (+20,9%), realtà aumentata e virtuale (+335,6%), wearable (+155,7%).
Lo spostamento della spesa aziendale, fa notare Assintel, va nella direzione dei progetti di Digital Transformation e allarga la forbice tra 'nuova' e 'vecchia' ICT: l'effetto espansivo delle tecnologie della Terza Piattaforma e degli Acceleratori dell'Innovazione compensa la contrazione dei prodotti e servizi ICT tradizionali o non riconducibili ai nuovi driver di business. I primi in Italia crescono complessivamente del +16,4%, per un totale di oltre 14 miliardi di euro.
Dal Report emerge anche che il 48% della spesa ICT prevista sarà veicolato dalle grandi imprese, a indicare che la necessità di veicolare una maggiore sensibilizzazione digitale va indirizzata verso le micro e piccole imprese. Quasi un quarto degli investimenti (7 miliardi di euro) sarà realizzato dal settore manifatturiero, spinto anche dall'ottica Industry 4.0. Secondo big spender è risultato il settore Finance, con 6,2 miliardi.
Assintel ha anche reso noti i risultati di una survey effettuata su oltre 1000 aziende utenti, da cui emerge che la maggior parte delle imprese ha fiducia nel 2018: oltre il 40% delle medie imprese e oltre il 60% delle grandi imprese prevedono una crescita del fatturato.
Turismo, commercio al dettaglio, e banche sembrano essere i settori più ottimisti in questo senso. Ciò si riflette nelle previsioni di spesa ICT: il 49% delle grandi imprese prevede di espandere i propri investimenti ICT (per il 15% di esse con un tasso oltre il 5% annuo), mentre il 20% del segmento micro imprese è in caduta libera. L'area di maggior investimento sarà quella delle Piattaforme di Analytics (11,3% dei rispondenti).
D'altro canto c'è anche una parte di imprese italiane che non sono ancora pronte per cavalcare la Trasformazione Digitale: il 45% di queste resta infatti ancorata all'efficienza e razionalizzazione delle risorse IT che, nella gestione ordinaria, drena energie e risorse da dedicare ai nuovi paradigmi.
"Siamo in un Paese a più velocità in cui ancora ampie sacche di aziende, inclusi alcuni operatori ICT, restano in una zona comfort pericolosa ai margini della trasformazione - commenta Giorgio Rapari, Presidente Assintel - Per questo la nostra azione associativa percorre tre binari principali: sensibilizzare e dare supporto concreto alle nostre aziende ICT, fare pressing politico per sostenere la strategia digitale sia nei confronti delle imprese, sia della Pubblica Amministrazione, e infine lavorare a stretto contatto con la Domanda attraverso iniziative di sensibilizzazione culturale".