Addio al “tutto gratis”, presto le app saranno a pagamento e (si spera) davvero utili

Le app consumer di massa stanno cedendo il passo a nuove applicazioni verticali con modelli di monetizzazione più mirati, afferma Andrew Chen.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Andrew Chen, partner presso Andreessen Horowitz, ha recentemente analizzato un cambiamento fondamentale nel panorama delle app consumer. Secondo Chen, l'era delle applicazioni destinate a un pubblico di miliardi di utenti, come YouTube, Instagram o Tiktok, sta per concludersi. Questo cambiamento è dovuto a una combinazione di fattori, tra cui la saturazione del mercato mobile e la difficoltà crescente di innovare in un settore ormai maturo. Di conseguenza, Chen prevede che il futuro delle app risieda nelle "app verticali", progettate per segmenti di mercato specifici e con modelli di monetizzazione più efficaci.

Andrew Chen è un investitore di spicco nel mondo delle startup tecnologiche, noto per il suo ruolo di partner presso Andreessen Horowitz, una delle principali società di venture capital della Silicon Valley. Con una profonda esperienza in crescita digitale e marketing, Chen ha contribuito al successo di numerose aziende tecnologiche. Le sue opinioni sono particolarmente influenti perché derivano da una lunga carriera nel settore, con una profonda comprensione delle dinamiche che guidano l’innovazione tecnologica.

Finisce il tempo delle app “gigantesche”

Chen spiega perché le app orizzontali, quelle destinate a un pubblico ampio, siano sempre più difficili da sviluppare. Il mercato delle app è ormai saturo: dopo oltre quindici anni dal lancio dell’iPhone, gli utenti hanno già visto e sperimentato molte delle possibili innovazioni, riducendo così l'entusiasmo per nuovi prodotti. Inoltre, l'aumento della concorrenza ha reso la retention degli utenti più complicata che mai. 

In passato, era sufficiente essere più interessanti di una parete bianca per attirare gli utenti; oggi, invece, le nuove app devono competere con piattaforme incredibilmente coinvolgenti come TikTok e Instagram.

Inoltre, il modello di business basato sulla pubblicità, che ha sostenuto molte delle app di successo del passato, è diventato un "problema dei due miracoli", che cioè richiede due condizioni straordinarie per funzionare.

Il primo miracolo è raggiungere una massa critica di utenti sufficientemente ampia da rendere la pubblicità una fonte di ricavo sostenibile. Il secondo è la creazione di un complesso sistema di marketplace pubblicitario, che richiede anni di sviluppo e perfezionamento.

Il futuro: app verticali con modelli di monetizzazione diretti

Dunque, come proseguire? Secondo Chen, il futuro delle app consumer risiede nelle app verticali, progettate per nicchie specifiche del mercato. Queste app non puntano ad aggiungere un miliardo di utenti, ma si concentrano invece su un pubblico disposto a pagare per migliorare la propria esperienza. Un esempio sono i giochi free-to-play, che utilizzano strategie di "whale monetization", dove una piccola percentuale di utenti spende somme significative, sostenendo gran parte dei ricavi dell'app. Allo stesso modo, piattaforme come Draft Kings e Canva offrono modelli di monetizzazione che non dipendono dalla pubblicità, ma da pagamenti diretti per miglioramenti o funzionalità avanzate.

Inoltre, Chen prevede un aumento di app progettate per fare una cosa sola, che sfruttano l'intelligenza artificiale e altre tecnologie avanzate per creare esperienze personalizzate e coinvolgenti. Queste app non richiedono necessariamente una vasta rete di utenti per avere successo, ma possono prosperare anche con una base di utenti più piccola e focalizzata.

Andrew Chen ritiene che le app del futuro saranno più verticali, con una maggiore attenzione a mercati specifici e modelli di monetizzazione diretti. Questo cambiamento rappresenta una risposta alla saturazione del mercato mobile e alle sfide crescenti nel replicare il successo delle app orizzontali di larga scala. 

Aziende, startup e sviluppatori che vogliono entrare o restare nel mondo delle app consumer dovranno quindi tenere in considerazione questo nuovo scenario. A quanto pare, non bisogna più lavorare per creare un pubblico numeroso, ma piuttosto concentrarsi sul raccoglierne uno più limitato ma disposto a spendere. 

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