5 qualità fondamentali degli ambienti e dei gestori di pacchetti open-source

I software open-source portano molti benefici alle imprese, ma saper scegliere l'ambiente giusto è essenziale per coglierne tutte le opportunità.

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a cura di Marina Londei

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Il software open-source è diventato ormai lo standard in numerose imprese: sul web ci sono tantissimi strumenti capaci di supportare gli sviluppi e la collaborazione tra i team, oltre che velocizzare l'innovazione.

Rob Futrick, CTO di Anaconda, sottolinea che l'open-source offre vantaggi indiscutibili, tra i quali per esempio la trasparenza e il supporto di una community molto nutrita, ma è necessario che i team di sviluppo integrino attentamente le soluzioni proprietarie con i nuovi tool per ridurre i rischi.

Nello scegliere ambienti e gestori di pacchetti open-source è pertanto essenziale individuare 5 caratteristiche fondamentali che assicurano il successo delle iniziative di integrazione.

Sicurezza

Il primo requisito di un software open-source è la sicurezza: le organizzazioni devono assicurarsi che i pacchetti software, le librerie e i repository che utilizzano non contengano vulnerabilità o codice malevolo.

Nel dettaglio, le soluzioni open-source per la gestione dei pacchetti devono occuparsi non solo di scaricare e installare nuove librerie, ma anche di monitorare continuamente i pacchetti e aggiornarli non appena sono disponibili le patch per ridurre i rischi di sicurezza.

Scalabilità

Un ambiente open-source deve rispondere anche alle esigenze di scalabilità dell'organizzazione, sia in termini di scope che di range: la soluzione deve essere in grado di gestire il crescente volume di dati e i requisiti operativi e di potere computazionale delle imprese.

Man mano che i progetti si allargano e i team diventano più numerosi, l'ambiente open-source selezionato deve soddisfare le nuove necessità senza difficoltà, continuando a garantire una gestione efficiente delle risorse e degli sviluppi.

Integrazione 

Un'altra caratteristica fondamentale di una buona soluzione open-source è l'interoperabilità: il software scelto deve integrarsi correttamente con i tool e i flussi di lavoro esistenti, ma anche con gli ambienti di sviluppo, le pipeline CI/CD e l'infrastruttura sottostante. 

Gestione delle dipendenze

Mentre i progetti software diventano più estesi, essi contano anche nuove dipendenze che possono portare a conflitti e problemi di compatibilità. Gli sviluppatori devono essere in grado di accedere e gestire i pacchetti senza fatica, concentrandosi così sull'innovazione e non sulla risoluzione di problemi di dipendenze.

Un sistema di gestione dei pacchetti adeguato deve gestire automaticamente le dipendenze, assicurando che tutti i pacchetti necessari siano installati e non creino problemi di compatibilità, soprattutto in caso di catene di dipendenze complesse.

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L'impegno verso la community dell'open-source

Scegliere una soluzione open-source dietro la quale c'è un team fortemente impegnato nella community offre molti vantaggi: gli sviluppatori lavorano costantemente per perfezionare la soluzione e ogni contributo può potenzialmente migliorare l'offerta.

Scegliere uno strumento supportato da una community attiva è fondamentale per avere sempre a disposizione soluzioni all'avanguardia, robuste e sicure. Lo stesso team aziendale dovrebbe prendere parte a questo ecosistema collaborativo per condividere le conoscenze e introdurre migliorie che possono essere d'aiuto per l'organizzazione. 

"Scegliendo una soluzione open-source sostenuta da un team impegnato nella comunità, le organizzazioni non solo ottengono l'accesso a strumenti di qualità superiore, ma entrano anche a far parte di un ecosistema dinamico e innovativo che guida il progresso e promuove una cultura di apprendimento e miglioramento continui" sottolinea Futrick.

Le organizzazioni che sapranno scegliere soluzioni con queste qualità essenziali saranno anche in grado di sfruttare tutto il potenziale dell'ecosistema open-source e avere successo nelle proprie iniziative di innovazione. 

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