Wolfsburg è ancora la capitale europea dell'automobile

Sono entrato nella fabbrica "madre" di Volkswagen: qui lavorano 60 mila dipendenti ed è prodotta un'automobile ogni 18 secondi.

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a cura di Tommaso Marcoli

Editor

Entrare nella fabbrica di Wolfsburg è come mettere piede in un universo parallelo, dove la tecnologia e la tradizione convivono in perfetta armonia. Sin dal primo istante, si ha la sensazione di trovarsi in un luogo unico, dove ogni dettaglio racconta la grandezza dell'industria automobilistica europea. Fondata nel 1938, la fabbrica rappresenta un simbolo dell'ingegno e della tenacia tedesca, cresciuta nel tempo fino a diventare un colosso globale.

I numeri

I numeri parlano da soli: una superficie di 6,5 chilometri quadrati, con 60 mila dipendenti che operano come un'orchestra, in perfetta sincronia, per produrre un'auto ogni 18 secondi. Se fosse una città, sarebbe tra le prime quindici per dimensioni in Lombardia, un dato che già di per sé trasmette la portata del complesso.

Osservare tra le linee di produzione è un'esperienza che va oltre l'aspetto tecnico. Si percepisce l'energia di un luogo che ha fatto la storia dell'auto, un mix di innovazione e tradizione che affascina. L'aspetto che mi ha colpito più di tutto è come l'efficienza moderna si sposi con il peso della storia: ogni passo dentro la fabbrica sembra evocare i decenni trascorsi a costruire auto che hanno definito intere generazioni. Tra queste, spicca naturalmente la Volkswagen Golf, la vera protagonista di Wolfsburg. È qui che nasce, cresce e si evolve uno dei modelli più iconici del mondo, la Golf, auto simbolo, da 50 anni, della classe media europea, sinonimo di affidabilità, praticità e stile.

Fascino immortale

Ma non è solo una questione di numeri e di veicoli prodotti. C'è qualcosa di più, un legame emotivo che si stabilisce con il passato. Si respira l'orgoglio dei lavoratori, la consapevolezza di far parte di qualcosa di più grande, di un progetto che ha rivoluzionato il mondo dell'auto. Pensare che questa fabbrica ha la capacità produttiva potenziale di 750 mila veicoli l'anno rende chiara la sua importanza strategica nel panorama automobilistico mondiale.

L’aspetto più sorprendente, però, è l’equilibrio tra l’eredità del passato e la visione del futuro. In un’epoca in cui l’industria automobilistica sta attraversando la transizione verso l’elettrico, Wolfsburg rimane un punto fermo, un faro di riferimento. Sebbene le sfide del cambiamento energetico siano imminenti, questa fabbrica continua a rappresentare il cuore pulsante della mobilità tradizionale, quella che ha dominato per più di un secolo. E che forse continuerà a esistere anche oltre il 2035.

Le sfide dell'elettrificazione

Wolfsburg, con la sua immensa capacità produttiva, rappresenta una risorsa strategica per Volkswagen e per l'intera Europa. Da qui dovrà emergere il modello vincente per l'auto del futuro, capace di mantenere vivo quel legame emotivo con la storia dell'automobile, senza però rinunciare all'innovazione tecnologica. Per molti, la transizione all’elettrico può sembrare una rottura con il passato, ma per un luogo come Wolfsburg, essa dovrebbe essere solo una nuova pagina da scrivere.

Le competenze accumulate in oltre ottant’anni di produzione non saranno messe da parte, ma trasformate e adattate alle esigenze del futuro. Wolfsburg sarà la chiave per far sì che l’Europa continui a essere un leader globale nella produzione automobilistica, mantenendo quel mix di ingegneria, design e passione che ha reso celebri le sue auto in tutto il mondo.

La tradizione dell'auto europea non deve svanire nell'era dell'elettrificazione, e luoghi come Wolfsburg sono essenziali per garantire che questa eredità prosegua. Con la sua capacità di adattarsi e di affrontare le sfide, Wolfsburg non è solo il cuore dell'automobilismo europeo, ma anche una delle sue più grandi speranze per il futuro.

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