Volvo XC90: un'alternativa di gran classe tra i SUV premium

La rinnovata XC90 conferma tutti i suoi punti di forza: dalla sicurezza alla tecnologia passando dallo stile e dalla qualità dei materiali

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a cura di Tommaso Marcoli

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Volvo aveva immaginato una gamma completamente elettrica entro il 2030. L'insieme di fattori ostili (dal mercato alla politica) ha però richiesto un riallineamento della propria visione di sostenibilità e la decisione di continuare puntare sull’ibrido. Il fiore all’occhiello - in questo senso - della casa svedese è la XC90 T8, capace di erogare ben 455 cavalli e dotata di una batteria ricaricabile, che permette di viaggiare in modalità elettrica anche grazie a una normale presa di corrente.

Questo cambio di rotta ha portato il marchio a pianificare per il 2030 una gamma composta per il 90% da vetture ibride ed elettriche, lasciando spazio solo al 10% di mild hybrid. La Volvo XC90 sarà disponibile, quindi, ancora a lungo con i propulsori a benzina, sia in versione plug-in hybrid, sia mild hybrid per assecondare le richieste di tutti gli automobilisti.

Sempre bella

La mia attenzione si concentra sulla XC90 T8, una vettura che unisce prestazioni di rilievo a un’autonomia elettrica, sulla carta, che può arrivare fino a 70 km. La Volvo XC90 2025 rappresenta un’evoluzione significativa rispetto al modello lanciato nel 2015, la seconda generazione di un successo nato nel 2002, quando l’idea dei SUV era ancora per pochi. La prima generazione ha totalizzato circa 630.000 unità vendute, mentre la seconda ha superato il milione di esemplari. Nel frattempo, il Diesel ha lasciato spazio all’ibrido, declinato sia in versioni mild hybrid che plug-in hybrid

La nuova generazione della XC90 incarna il cambiamento di rotta di Volvo verso una maggiore elettrificazione, senza puntare esclusivamente sull’elettrico. Per i SUV di queste dimensioni il plug-in hybrid rappresenta la soluzione ideale per non dover rimpiangere l’era del Diesel ormai (sembrerebbe) superata. Dal punto di vista estetico, il modello ha aggiornato la seconda generazione, pur mantenendo la piattaforma SPA1, con dimensioni che si attestano intorno ai 4,95 metri di lunghezza e un passo di 2,98 metri, garantendo così un’abitabilità davvero generosa.

Esternamente, la XC90 ha rivisitato il caratteristico “Martello di Thor” che da anni definisce l’identità diurna dei modelli Volvo, senza tuttavia raggiungere l’effetto spettacolare della EX90 – soprannominata l’auto che fa l’occhiolino per via della “palpebra” che si apre per svelare gli abbaglianti solo quando necessario. I fari si integrano armoniosamente con una calandra rinnovata, impreziosita da tagli distintivi che richiamano la simmetria del logo e la diagonale cromata che lo attraversa.

Che classe!

All’interno, l’abitacolo della XC90 2025 conferma standard elevati, pur non suscitando quell’effetto “wow” che si può provare salendo su una EX90. Mentre quest’ultima adotta un approccio essenziale, quasi minimalista – evocando una EX30 in versione più ampia – la XC90 mantiene comandi fisici tradizionali, con la leva del cambio automatica posizionata sul cambio stesso per liberare spazio al centro. Il display misura 11,2 pollici, una dimensione inferiore rispetto ai 12,3 pollici della EX30 e ai 14,5 della EX90. Il sistema di infotainment, arricchito e accompagnato da bocchette d’aria incassate nella plancia, ora integra l’ecosistema Google e relativi servizi; mentre, a differenza della EX90, il vetro panoramico qui è apribile e conserva una tendina scorrevole.

La configurazione interna prevede sette posti, con i sedili posteriori dotati di imbottiture che si appiattiscono, trasformando lo spazio del bagagliaio: si passa così da 286 litri in configurazione a sette posti a ben 1.816 litri con l’abbattimento della seconda e terza fila.

Bene alla guida

Sul fronte della guida, la nuova XC90 dimostra come la transizione verso l’elettrificazione totale non comprometta il piacere alla guida. Infatti, sebbene il veicolo si ricarichi in movimento, i consumi aumentino, e un aspetto critico è proprio l’assenza della ricarica in DC, che renderebbe i tempi di ricarica decisamente più brevi. In termini di prestazioni, la XC90 T8 si distingue sulla linea retta: nonostante una massa complessiva di circa 500 kg in più, la vettura raggiunge i 100 km/h da ferma in 5,3 secondi, mentre una EX90 Twin Motor da 408 XCV impiega 5,9 secondi, pur offrendo una migliore ripresa alle alte velocità.

La batteria da 19 kWh garantisce teoricamente fino a 70 km di autonomia in modalità elettrica. È possibile scegliere tra la modalità “Pure”, che consente una guida esclusivamente elettrica, e la modalità “Hybrid”, in cui il sistema gestisce in maniera intelligente il flusso energetico. Quest’ultima, accessibile tramite il display centrale, permette di conservare l’energia per una seconda fase del viaggio – per esempio durante la guida in città – oppure di impostare una modalità di ricarica, in cui, una volta esaurita l’energia accumulata, il motore termico funge da generatore, con un conseguente aumento dei consumi.

Sul fronte del comfort, la XC90 non ha nulla da invidiare: le sospensioni pneumatiche a doppia camera svolgono un lavoro impeccabile e l’abitacolo risulta estremamente silenzioso grazie ai nuovi vetri laminati, sentendo il rumore del motore ibrido solo durante forti accelerazioni per i sorpassi. La maneggevolezza è buona, anche se le dimensioni impongono dei limiti, e il sistema di sospensione Multilink sul retro contribuisce a mantenere un assetto equilibrato. In sintesi, durante il breve test su strada le ammiraglie Volvo, siano esse elettriche o ibride, si apprezzano maggiormente sulla linea retta, dove la loro innata comodità risulta davvero evidente, pur riconoscendo che in curva le sfide non mancano.

Un punto critico, però, resta la capacità di ricarica: il sistema plug-in accetta fino a 11 kW e non supporta la ricarica in DC, una tecnologia che ridurrebbe significativamente i tempi necessari – che variano da un minimo di 3 a un massimo di 7 ore a seconda della fonte di energia.

Prezzi

In questa prima analisi ho guidato la T8 Ultra, il cui prezzo base parte da 101.000 euro, per arrivare a circa 112.190 euro con gli optional, tra cui spiccano cerchi in lega da 22 pollici (980 euro), interni in pelle Nappa (2.170 euro), vernice Onyx Black metallizzata (1.090 euro) e sospensioni pneumatiche a doppia camera (2.490 euro).

Oltre alla configurazione di punta della T8, la gamma comprende anche una versione mild hybrid, più accessibile, con prezzi che partono da 81.200 euro. In particolare, nella versione Mild Hybrid B5 i prezzi si articolano attorno a 81.200 euro nella versione Core, 84.250 euro in quella Plus e 90.000 euro per la versione Ultra, mentre la versione Plug-in Hybrid T8 parte da 93.400 euro nella versione Core, salgendo a 96.450 euro in quella Plus.

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