A partire dal 2027, l'Unione Europea imporrà ai produttori di veicoli elettrici di dimostrare la tracciabilità dei materiali utilizzati per le batterie. Questo include verificare l'origine dei materiali principali, la loro impronta di carbonio e la percentuale di contenuti riciclati. Volvo, azienda leader in tema di sostenibilità, ha deciso di adeguarsi in anticipo a questa normativa, lanciando il primo passaporto per le batterie delle sue elettriche, iniziando con il modello SUV elettrico EX90.
I proprietari di questo modello potranno accedere a una versione semplificata del passaporto tramite un codice QR situato all'interno della portiera dell'auto. Una versione più dettagliata del documento sarà invece trasmessa alle autorità di regolazione e includerà dati aggiornati, anche relativi allo stato di salute delle batterie nell'arco di 15 anni di vita dell'auto, con un costo aggiuntivo di circa 10 dollari per veicolo.
Il sistema utilizzato da Circulor permette di seguire il percorso dei materiali delle batterie dalla miniera fino al veicolo finale, passando attraverso la catena di fornitura dei fornitori. Questo sistema include anche il controllo delle bollette energetiche mensili per verificare quanta energia provenga da fonti rinnovabili e calcolare così l'impronta di carbonio delle batterie. Questo metodo rappresenta un passo importante verso una maggiore sostenibilità e responsabilità nell'industria automobilistica.