Volkswagen si affida ai negoziati per evitare un conflitto commerciale dopo l'annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di imporre dazi su beni provenienti da Messico, Canada e Cina. Il colosso automobilistico tedesco, che possiede uno dei suoi più grandi stabilimenti a Puebla in Messico, ha espresso preoccupazione per le potenziali ripercussioni sul settore.
Lo stabilimento di Puebla, che nel 2023 ha prodotto quasi 350.000 veicoli destinati all'esportazione negli USA, è cruciale per Volkswagen. L'azienda ha dichiarato: "stiamo valutando i potenziali effetti sull'industria automobilistica e sulla nostra azienda a seguito dei dazi annunciati".
Trump ha annunciato che un dazio del 25% sulle importazioni da Canada e Messico e un'ulteriore tassa del 10% sui beni cinesi entreranno in vigore dal 3 febbraio. Secondo gli analisti della banca d'investimento Stifel, il 65% delle auto che Volkswagen vende negli Stati Uniti non sarebbe più competitivo se venissero applicati dazi alle importazioni dal Messico.
La lobby automobilistica tedesca VDA ha definito i dazi "una significativa battuta d'arresto per il commercio globale basato su regole", avvertendo che potrebbero avere ripercussioni sui posti di lavoro in Germania e in Europa.