Il colosso automobilistico Volkswagen ha reso noto che si dedicherà al riciclaggio di batterie delle sue auto elettriche. Così facendo potranno essere recuperate il 97% di tutte le materie prime utilizzate.
Per questo motivo dovrebbe essere realizzato un impianto pilota dedicato appositamente al riciclaggio delle batterie. L'impianto verrà realizzato presso lo stabilimento in Germania, precisamente a Salzgitter, sud-ovest di Braunschweig.
Fasi di riciclaggio delle batterie
Il progetto della casa automobilistica tedesca ha come obiettivo principale quello di trarre profitto dal processo del riciclaggio degli accumulatori, in modo tale da poter restituire le materie prime preziose come cobalto, litio, manganese e nichel alla catena di produzione. Ovviamente il riciclaggio della batteria necessita di molteplici fasi.
Inizialmente bisogna analizzare il rendimento degli accumulatori, in un secondo momento viene deciso in che modo riutilizzare la batteria. Durante quest’ultimo processo, il team che lavora all’impianto di Salzgitter tritura le parti della batteria, poi il materiale viene messo ad essiccare e setacciato, in moda tale da poter estrarre quella che viene chiamata "polvere nera". La ''polvere nera'' contiene le preziose materie prime, tra cui cobalto, litio, manganese e nichel, che, grazie ad ulteriori fasi di separazione fisiche e chimiche, andranno a separarsi in elementi puri, pronti per essere riutilizzati.
L'obiettivo di Volkswagen
Lo stabilimento in Germania, nei prossimi anni, sarà seguito da altri impianti di riciclaggio decentralizzati. Le batterie potranno essere riciclate già a partire dal 2020. Molto probabilmente all'inizio saranno circa 1.200 le tonnellate all'anno di accumulatori riciclati, ovvero 3.000 batterie per ev circa . Volkswagen si è prefissata un obiettivo molto preciso, ossia quello di riciclare il 97% di tutte le materie prime, quasi il doppio rispetto ad oggi. Servirà a mitigare l'inquinamento nascosto e indiretto dei veicoli elettrici?