Il governo ha varato un decreto-legge che permette di ridurre il limite di velocità in autostrada e strade extraurbane, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento prodotti dai veicoli a motore. Saranno Regioni e Province Autonome e a decidere se sfruttare o meno tale possibilità.
Diventa possibile anche istituire delle ZTL a tempo nei centri urbani: sarebbe possibile entrare in una certa area, ma permanervi solo per un tempo limitato. Meno inquina il veicolo, più lungo il tempo concesso.
Entrambe le misure potrebbero aiutare l’Italia a evitare procedure di infrazione da parte dell’Unione Europea. , che potrebbero arrivare se non dovessimo riuscire a fare nulla per migliorare la qualità dell’aria e la concentrazione di PM10.
La proposta ha una sua ragione d’essere: un’auto che viaggia a 90 KM/h consuma meno carburante ed emette meno particolato (quello da combustione almeno), e il risparmio energetico vale anche per le elettriche.
Ma ridurre la velocità massima su tutte le strade che impatto avrebbe? Ebbene, su questo punto non ci sono dati certi. Esistono alcune indagini preliminari che suggeriscono un risultato positivo, con una piccola riduzione degli inquinanti. Ma in genere ci sono altri fattori coinvolti che impediscono di isolare solo la bassa velocità: magari parliamo di città con estese aree a basse emissioni, o magari c’è una situazione climatica più o meno favorevole.
Difficile a dirsi, così come è difficile che queste piccole novità possano metterci al riparo dalle sanzioni. Tra l’altro le più recenti indicazioni europee hanno messo in allarme le regioni del Nord Italia, quelle dove c’è la peggiore qualità dell’aria e i cui governi locali si oppongono alle limitazioni proposte.Immagine di copertina: aoo3771