Si tratta di un progetto pilota, realizzato insieme al rinomato Istituto Fraunhofer per i sistemi di energia solare. Come tale, stiamo parlando di un tratto di 300 metri circa, dove trovano posto 900 pannelli solari.
La struttura dovrebbe essere in grado di generare 280MWh l’anno, che saranno usati direttamente dai laboratori dell'Istituto Fraunhofer.
La dott.ssa Karolina Baltins dell'Istituto Fraunhofer ha dichiarato: “utilizziamo le conoscenze raccolte dal progetto pilota per rispondere alle diverse domande sul fotovoltaico nelle aree urbane".
L’idea è, chiaramente, quella di produrre energia tramite un gran numero di piccoli punti di produzione: i tetti delle case, le coperture dei parcheggi, e ora la copertura delle piste ciclabili - che ha anche il vantaggio di offrire una protezione extra ai ciclisti.
Potremmo provarci anche in Italia? Ovviamente sì, tutto si può provare. Sicuramente però nel nostro Paese la cultura della mobilità sostenibile sta incontrando un po’ più difficoltà che altrove. Quando un governo cittadino prova a dare più spazio alle biciclette, infatti, si solleva sempre un coro di polemiche piuttosto accese.
Difficile immaginare cosa potrebbe succedere se il sindaco di Milano, Roma, Napoli, Torino o un’altra delle nostre belle città, decidesse non solo di fare più piste ciclabili, ma addirittura di coprire le teste dei ciclisti con pannelli solari. Tra i critici delle biciclette e i critici dell’energia solare, le reazioni non sarebbero delicate.