Un nuovo piano dell'amministrazione Trump mira a ostacolare l'adozione dei veicoli elettrici negli Stati Uniti. Secondo documenti visionati da Reuters, il team di transizione intende abolire i sussidi per i veicoli elettrici, ritirare i finanziamenti federali per le infrastrutture di ricarica e bloccare le importazioni di batterie per motivi di sicurezza nazionale.
La proposta rappresenta un significativo cambio di rotta rispetto alle politiche dell'amministrazione Biden, che puntavano a raggiungere il 50% di veicoli elettrificati entro il 2032. Il piano Trump prevede invece un ritorno agli standard di efficienza dei carburanti del 2019, con un aumento del 25% delle emissioni consentite rispetto alle attuali normative.
Il nuovo approccio potrebbe avere ripercussioni particolarmente negative sui cosiddetti "stati ZEV" (Zero Emissions Vehicles), che seguono le più stringenti regolamentazioni della California Air Resources Board. Questi stati, tra cui California, New York e altri 16, prevedono che dal 2026 un terzo delle nuove auto vendute sia a zero emissioni. L'amministrazione Trump punta inoltre a impedire l'acquisto di veicoli elettrici da parte del governo federale e dell'esercito americano. Si prevede anche un attacco all'autonomia della California nel fissare i propri standard sulle emissioni dei veicoli.
I dazi commerciali sembrano destinati a diventare uno strumento chiave della prossima amministrazione Trump per ostacolare la produzione di veicoli elettrici. Anche l'attuale governo ha imposto pesanti tariffe sui veicoli elettrici e le batterie provenienti dalla Cina, con il sostegno bipartisan del Congresso, per contrastare il dumping di prodotti a basso costo.
Queste misure, se attuate, potrebbero rallentare significativamente la transizione verso la mobilità elettrica negli Stati Uniti, con potenziali conseguenze a lungo termine per l'industria automobilistica americana e gli obiettivi di riduzione delle emissioni.