Toyota è stato uno dei primi costruttori ad abbracciare la tecnologia ibrida di massa, ma una volta raggiunto l'obiettivo sembra che il brand abbia scelto altre strade anziché l'elettrico puro, la sua naturale evoluzione.
La società è stata ripetutamente criticata per non essersi impegnata per un futuro elettrico, anche se ha promesso una lunga lista di veicoli elettrici che arriveranno nei prossimi anni. La spigolosa Toyota bZ4X è già disponibile ma questo non è abbastanza per le aspettative che il marchio ci ha riservato nel corso degli anni.
Ma da cosa dipende tutto? Secondo quanto riportato in un'intervista a Reuters, le scelte di Toyota sarebbero strettamente legate alle preferenze dei propri clienti. Il CTO Masahiko Maeda, ha dichiarato infatti che la società deve fornire un'ampia varietà di opzioni di veicoli per i consumatori; una risposta che non ha lasciato tutti particolarmente soddisfatti, in particolare il fondo danese AkademikerPension ha accusato Toyota di lavorare a sfavore della transizione elettrica assecondando solamente le scelte dei consumatori.
In ogni caso, risposta a parte, sembra che il marchio abbia deciso nelle scorse settimane di abbracciare più concretamente l'elettrificazione senza però tralasciare altri sistemi di alimentazione come l'ibrido e l'idrogeno. Proprio nei giorni scorsi, infatti, sono emersi dettagli riguardandi un nuovo piccolo SUV elettrico, delle dimensioni del CH-R, in arrivo il prossimo anno.
Seiji Sugiura, analista senior del Tokai Tokyo Research Institute, ha dichiarato che l'approccio di Toyota ripropone in verità un problema su scala mondiale: "c'è un divario tra Toyota, che affronta la decarbonizzazione in modo 'pragmatico', e i gruppi ambientalisti che richiedono un'azione immediata".
La casa automobilistica giapponese ripone molta fiducia nelle fonti di energia alternative. A parte la Mirai, la berlina a idrogeno del marchio, l'azienda ha applicato la tecnologia a idrogeno nel regno degli sport motoristici e sta già lavorando su una versione a idrogeno della Corolla Cross.
In fin dei conti Toyota non è diventata la più grande casa automobilistica al mondo per caso; è salita in pole position applicando decisioni intelligenti nel corso degli anni e servendo il cliente. Siamo d'accordo sul fatto che i veicoli elettrici dovrebbero essere offerti ai clienti e ai mercati "compatibili", ma allo stato attuale molti paesi semplicemente non sono pronti ad adattarsi a un futuro completamente elettrico.