Il gigante automobilistico Toyota crede di poter "ricostruire la storia" dell'idrogeno come carburante valido per i veicoli del futuro, grazie agli sviluppi nell'industria pesante e in altri settori. L'azienda giapponese continua a investire massicciamente nelle tecnologie a idrogeno, sia celle a combustibile che motori a combustione, nell'ambito della sua strategia "multi-pathway".
Nonostante le critiche sull'impatto ambientale della produzione di idrogeno rispetto all'elettricità, Toyota rimane convinta del potenziale di questo carburante. Thiebault Paquet, responsabile dell'idrogeno di Toyota in Europa, afferma al magazine Autocar.uk: "Per il trasporto pesante avremo bisogno di altre soluzioni oltre ai veicoli elettrici a batteria, e l'idrogeno potrebbe essere quella giusta".
Paquet sottolinea l'importanza di sviluppare simultaneamente infrastrutture e prodotti, evitando squilibri tra domanda e offerta come accaduto in passato. L'industria pesante potrebbe creare volumi significativi per l'idrogeno, contribuendo ad altre applicazioni come veicoli commerciali e auto passeggeri.
Obiettivi ambiziosi dell'UE per l'idrogeno
L'Unione Europea si aspetta che l'idrogeno rappresenti il 13-20% del suo mix energetico entro il 2050, con un obiettivo di 40GW di produzione di idrogeno "verde" entro il 2030. Si è impegnata ad aprire stazioni di rifornimento di idrogeno in ogni città e ogni 200 km lungo le principali reti stradali, principalmente per i camion a lunga percorrenza, ma potenzialmente utili anche per le auto.
Paquet risponde alle critiche sull'inefficienza dell'idrogeno rispetto alle batterie, sostenendo che l'elettricità può essere utilizzata solo relativamente vicino al luogo di produzione, mentre l'idrogeno liquido è facilmente trasportabile. "In Europa dovremo sempre importare [idrogeno], ma ci sono regioni nel mondo che possono generare idrogeno verde e rinnovabile in abbondanza, e possiamo facilmente trasportarlo in aree che non possono sostenersi completamente da sole", aggiunge.
Nonostante le sfide, Toyota rimane determinata a perseguire lo sviluppo delle tecnologie a idrogeno, vedendole come parte integrante del futuro della mobilità sostenibile.