PPES, joint venture nata lo scorso anno tra Toyota e Panasonic, ha come obiettivo di ridurre i costi dell'intero ciclo produttivo delle batterie, cosi da poter arrivare ad ottenere prezzi decisamente più bassi sul mercato. Parliamo di una joint venture in cui la casa automobilistica nipponica detiene il 51% delle quote mentre Panasonic il 49%.
Non a caso, le due società produttrici hanno lanciato un apposito piano per ridurre i costi di produzione delle batterie agli ioni di litio. L'obiettivo? Chiaramente quello di battere la concorrenza cinese e sudcoreana.
La cultura manageriale volta alla riduzione degli sprechi, portata avanti dall'ex dirigente Toyota Hiroaki Koda che dirige l'azienda, continua a porsi alla base della joint venture PPES che fissa come target il dimezzamento dei costi di produzione delle batterie già entro il 2022, con l'intento di arrivare a tagli del 65-70% entro il 2025.
Il nostro è un ambiente competitivo. Dobbiamo raggiungere certi livelli di prezzo per rendere le auto elettriche appetibili e agevolarne la diffusione. Se sforiamo, non vendiamo, ha commentato Hiroaki Koda.
Lo stesso Bloomberg riporta infatti che circa il 60% dei costi delle batterie agli ioni di litio è imputabile alle materie prime di cui la metà a litio e cobalto. Tuttavia, l'aumento dei prezzi è causato anche dalla crescita della domanda di veicoli elettrici e apparecchiature hi-tech. Per quanto riguarda invece il restante 40%, è da attribuire a sviluppo, produzione e investimenti su stabilimenti e impianti.
Non dimentichiamo che nel corso del 2021 PPES ha dato il via all'installazione di linee per batterie destinate a veicoli elettrici negli stabilimenti giapponesi di Himeji, dove la produzione si attesterà intorno alle 80.000 batterie nei primi 12 mesi, un numero inevitabilmente importante che conferma gli obiettivi di Toyota per i prossimi anni. Nel 2020 l'azienda inoltre prodotto ben 1,4 milioni di batterie per vetture ibride ed elettriche, ma l'intento è quello di continuare ad incrementare la produzione. A tal proposito anche lo stabilimento di Shikoku sarà ampliato per passare da 400.000 a 500.000 batterie all'anno.