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a cura di Francesco Daghini

Nell’era dell’elettrificazione Toyota ha deciso di imboccare una strada un po’ diversa rispetto al resto dell’industria, forte della sua più che ventennale esperienza sulle motorizzazioni ibride: “No Customer Left Behind”, nessun cliente viene lasciato indietro, è questa la filosofia di Toyota per gli anni a venire.

L’idea di fondo è quella di offrire una gamma di prodotti che possano rispondere alle diverse esigenze del mercato, supportando l’elettrificazione pura in quei paesi dove l’infrastruttura è già sufficientemente sviluppata e proponendo, invece, delle motorizzazioni ibride – sia Full Hybrid, sia Plug-in Hybrid – in quei mercati dove la diffusione di colonnine e di auto elettriche stenta ancora a prendere davvero piede.

Il nuovo Toyota C-HR, SUV del segmento C nato nel 2016, cercherà di soddisfare tutte queste diverse esigenze grazie a 3 diverse motorizzazioni e 4 varianti: si parte dal 1.8 benzina in configurazione Full Hybrid, si passa poi alla versione Full Hybrid abbinata però a un motore da 2.0L – proposta anche in una variante a trazione integrale intelligente – e infine il modello Plug-in Hybrid, dotato di una batteria che consente di guidare in modalità 100% elettrica per circa 66 km.

Toyota C-HR è stato interamente progettato in Europa per andare a rispondere in modo preciso alle necessità dei clienti del vecchio continente, e anche la produzione avverrà in Europa.

Design e stile

Al primo sguardo C-HR colpisce grazie al suo stile unico; il design accattivante e particolare che caratterizza la prima generazione è stato uno dei più grandi motivi di successo per C-HR e questa nuova generazione non poteva essere da meno. Toyota non è scesa a compromessi per quanto riguarda il design del suo nuovo SUV, disegnato con un sapiente mix di linee dure e squadrate unite a forme più morbide e rotonde, come il cofano e i passaruota anteriori.

La colorazione bi-tono aiuta a sottolineare gli elementi stilistici che caratterizzano il nuovo Toyota C-HR: il retrotreno ne è l’esempio più evidente, con il nero che si unisce al colore principale della carrozzeria a formare delle linee che donano un senso di dinamismo e di movimento, anche quando l’auto è ferma.

Il lunotto posteriore è stato ripulito e alleggerito rispetto alla prima generazione, ma non perde di carattere anche grazie alle luci di stop che attraversano il portellone posteriore da parte a parte, con al centro la scritta Toyota C-HR retroilluminata, così da distinguersi in ogni momento.

Con linee così, non sorprende sapere che il 55% dei clienti che hanno acquistato la prima generazione del C-HR lo hanno fatto principalmente perché colpiti dallo stile dell’auto: Toyota punta a ripetere questo grande successo, portandosi in casa nuovi clienti grazie a questo SUV capace di distinguersi dalla massa.

La nuova Toyota C-HR ha una lunghezza di 436 cm, larghezza di 183 cm, altezza di 156 cm, mentre il passo aumenta fino a 264 cm: le dimensioni sono in linea con la generazione precedente, con differenze di +3cm in larghezza e -3cm in lunghezza.

Nel progettare il nuovo C-HR, Toyota si è focalizzata su alcuni aspetti che ritiene fondamentali per offrire un’esperienza che li distingua dalla massa: innanzitutto la qualità sensoriale dei materiali, non solo alla vista ma anche al tatto, nulla è stato lasciato al caso e anche le plastiche che più di rado vengono toccate sono rifinite con materiali morbidi e piacevoli. Un altro aspetto da tenere da conto è quello della costanza stilistica: all’interno, così come all’esterno, ritroviamo linee e geometrie che si ripetono dando così un forte senso di continuità del design, con l’esempio più lampante dato da Wing Design, quella linea che corre da parte a parte del cruscotto per finire nelle portiere, che aprendosi vanno per un attimo a spezzare questa linea che però si ricompone non appena ci richiudiamo la portiera alle spalle.

C-HR: sempre più digitale

Internamente il nuovo Toyota C-HR ha subito una vera e propria rivoluzione, con al centro l’esperienza utente che viene costantemente arricchita grazie ai sistemi digitali integrati a bordo; tra le principali novità troviamo un quadro strumenti digitale da 12.3” facilmente personalizzabile a livello di layout e di informazioni fornite, mentre il sistema di infotainment è dotato del nuovo software Toyota Smart Connect, oltre a essere compatibile con i principali sistemi di mirroring dello smartphone.

L’esperienza dell’utente è stata ulteriormente arricchita grazie alla nuova Digital Key che permette all’auto di riconoscere chi la sta utilizzando, e di modificare di conseguenza le varie impostazioni; inoltre, grazie al nuovo sistema di illuminazione ambientale, l’abitacolo di C-HR sarà sempre illuminato dei colori più coerenti con la luce naturale proveniente dall’esterno, con la possibilità di impostare dei cicli di colori personalizzati anche in base alla modalità di guida scelta.

Verso la carbon neutrality

Toyota, a livello aziendale, si è posta l’obiettivo delle zero emissioni di CO2 entro il 2040 e sta muovendo i primi importanti passi in questa direzione anche grazie al nuovo C-HR. Per quanto riguarda le plastiche, Toyota ha scelto di raddoppiare l’uso di plastiche riciclate che ora vanno a formare più di 100 componenti dell’auto. Inoltre, sono stati rivisti tutti i rivestimenti degli interni al fine di eliminare tutte le pelli di origine animale, ora i sedili sono rivestiti in un tessuto ricavato dal riciclo di bottiglie di plastica e i tappetini sono ricavati da reti da pesca recuperate dagli oceani.

La carbon neutrality però si raggiunge anche con piccoli passi ogni giorno, mentre si usa l’auto, e per farlo c’è bisogno di ridurre i consumi: ecco perché Toyota ha scelto di installare sul nuovo C-HR un tetto panoramico in vetro con una speciale finitura che permette all’auto di non surriscaldarsi in modo eccessivo quando è parcheggiata sotto al sole, così da ridurre anche la necessità di utilizzare il climatizzatore, che come ben sappiamo impatta sui consumi. Consumi, almeno da parte dell’impianto di condizionamento, che sono già particolarmente ridotti grazie all’utilizzo di una pompa di calore per tenere sotto controllo la temperatura dell’abitacolo.

Inoltre, questo speciale tetto panoramico ha portato a una riduzione del peso dell’auto di 5kg e di un aumento di 3cm dello spazio per la testa all’interno dell’abitacolo, dato che non serve la tendina parasole.

Più dinamica, sportiva e intelligente

Un’auto dal carattere così particolare e dinamico non può deludere dal punto di vista della guida, ed è per questo motivo che Toyota ha lavorato duramente sul telaio e sulla risposta dell’acceleratore del nuovo C-HR: la casa giapponese si è concentrata su una serie di situazioni di guida che tipicamente si presentano in Europa – il principale mercato di C-HR – come ad esempio le rotatorie, le strade extra-urbane ricche di curve e cambi di velocità, e più comunemente le autostrade.

Per l’ambiente autostradale, Toyota ha lavorato affinché i motori ibridi del C-HR lavorino a un regime di rotazione più basso – di 500 giri al minuto – rispetto alla prima generazione, in questo modo si riducono i consumi e anche il rumore percepito dall’interno dell’abitacolo.

Per quanto riguarda invece le situazioni di guida più dinamica, è stata modificata la risposta dell’acceleratore così da trovare il giusto compromesso tra un’auto “tranquilla”, che si concentra sulla riduzione dei consumi, e un’auto più briosa che si concentra sul piacere di guida: per questo aspetto rimanderemo il giudizio a quando avremo modo di provare l’auto, ma sulla carta sembra un cambiamento molto positivo per evitare l’effetto ‘accelerazione di uno scooterone’ che si ha quando si preme a fondo l’acceleratore sugli attuali Full Hybrid.

Tra le nuove tecnologie introdotte da Toyota troviamo l’Adaptive Hill Control, un sistema automatico che permette di guidare in salita e in discesa con un maggior supporto da parte delle componenti elettriche del motore, che in salita ci daranno maggiore spinta senza aumentare il consumo di carburante, mentre in discesa si andrà a massimizzare la frenata rigenerativa andando a ricaricare la batteria. La frenata rigenerativa è impostabile su 3 livelli di intensità, ed è presente anche la modalità di guida One Pedal, una vera e propria novità per il segmento.

Inoltre abbiamo il Predictive Efficient Drive, un sistema intelligente che utilizza il GPS e le tecnologie di geofencing per impostare la modalità di guida ottimale rispetto alla strada che stiamo percorrendo: ad esempio, in ingresso di una ZTL, l’auto si metterà automaticamente in modalità 100% elettrica così da non incorrere in eventuali sanzioni, oltre che per migliorare la qualità dell’aria nei centri urbani.

Toyota C-HR arriva a fine anno

Per il momento non abbiamo informazioni certe sui prezzi delle varie versioni del nuovo Toyota C-HR, ma secondo quanto comunicato dalla casa madre a breve saranno aperte le prenotazioni per l'auto, che farà la sua comparsa nei concessionari italiani tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024.

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