Le auto "verdi" della 1000 Miglia Green, tenutasi lo scorso weekend, hanno dimostrato ancora una volta che è possibile viaggiare in lungo e in largo per l'Italia con vetture a batteria. I partecipanti, hanno percorso oltre 2.000 chilometri superando prove cronometrate e rispettando i tempi imposti dai controlli orari; nonostante qualche difficoltà, gli equipaggi sono riusciti a caricare puntualmente le proprie vetture, attuando delle strategie attentamente studiate quasi come una competizione di Formula 1.
La 1000 Miglia Green non è solo un road show per le auto elettriche più recenti, ma anche una vera e propria competizione. Il primo posto è stato guadagnato dall'equipaggio Paolo Piva e Matteo Ferraglio alla guida di una Tesla Model Y, mentre la seconda e terza posizione da due team alla guida, rispettivamente, di Polestar 2 e Ford Mustang Mach-E.
La competizione, come anticipato, non ha messo in risalto solo le potenzialità già confermate della mobilità elettrica, ma anche alcune criticità del sistema di ricarica. Sebbene gli equipaggi siano riusciti a caricare le proprie vetture usufruendo di colonnine fast, sono emersi alcuni problemi legati alla mancata funzione dei sistemi di ricarica, all'occupazione abusiva da parte di veicoli endotermici e dell'indisponibilità generica degli stalli. Questa prova dimostra, ancora una volta, che è necessario un numero molto maggiore di colonnine di ricarica quando il numero di veicoli elettrici in circolazione non sarà più nell'ordine delle centinaia di migliaia, come lo è attualmente. Fortunatamente, sembra che il Governo stia lavorando su questo aspetto anche grazie ai considerevoli fondi messi a disposizione del Pnrr, purché si riescano a rispettare i tempi previsti.