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L'ecosistema Tesla, come noto, è uno dei più efficaci e collaudati per auto elettriche. Punti di ricarica veloci, collocati in aree strategiche e un dialogo costante tra veicolo e infrastrutture, che permette di migliorare l'efficienza e quindi di diminuire i tempi d'attesa. Peccato però che sia esclusivo: le automobili appartenenti ad altri marchi, non possono usufruire del servizio.
Un "limite" che in la Germania potrebbe presto superare. Il ministro dei trasporti Andreas Scheuer, avrebbe chiesto ai vertici dell'azienda californiana di rendere accessibili i supercharger a qualsiasi altra automobile elettrica, indipendentemente dalla marca. L'obiettivo è quello di incentivare la diffusione di vetture a zero emissioni, permettendo a tutti gli automobilisti di collegarsi a punti di ricarica apprezzati e molto validi.
Il dialogo tra Germania e Tesla, è solo all'inizio. Certamente, il costruttore americano di auto elettriche valuterà con attenzione la richiesta, visto che i suoi clienti sono consapevoli di acquistare non solo una vettura, ma una serie di servizi, inclusi i supercharger. Renderli "pubblici", potrebbe compromettere l'esclusività offerta agli automobilisti Tesla, dissuadendo così possibili acquirenti che potrebbero rivolgersi alla concorrenza, sapendo comunque di poter fare affidamento sulla efficace rete di ricarica.
Qualora dalla California decidessero di accettare la richiesta della Germania, certamente non lo farebbero gratuitamente. Una delle possibilità prevede l'ingresso di una tariffa non agevolata per chi si collega ai supercharger a bordo di una vettura non Tesla. In questo modo, le entrate economiche derivanti dai supercharger aumenterebbero notevolmente, garantendo a Tesla ingenti guadagni. Insomma: la partita è ancora aperta, ma l'obiettivo della Germania di rendere la mobilità elettrica la nuova normalità, potrebbe essere raggiunto nel giro di qualche anno, anche grazie a Tesla.