Tesla, rumor sulla Model 2: produzione di 4 milioni all'anno?

Tesla Model 2 sarà prodotta in 4 milioni di unità all'anno? E' questo il nuovo rumor che circola online sui piani di Elon Musk.

Avatar di Francesco Daghini

a cura di Francesco Daghini

Nel mondo si stima che circolino all'incirca 1,2 miliardi di veicoli, una cifra destinata - secondo le previsioni - a superare quota 2 miliardi entro il 2035, una previsione nemmeno così tanto improbabile considerati gli ultimi rumor circolati sulla Tesla Model 2 nelle ultime ore: secondo quanto riporta una fonte anonima vicina alla compagnia, i piani di Tesla prevedono una produzione da 4 milioni di unità all'anno per l'elettrica che è stata promessa a 25.000 $ circa.

Ovviamente Tesla si è ben guardata dal commentare la notizia, riportata dal sito 36 Krypton che cita una fonte anonima: secondo questa fonte, Tesla starebbe già avviando i contatti di fornitura necessari a dare vita alla linea produttiva, ma è lecito chiedersi se davvero, ad oggi, la compagnia di Elon Musk abbia le capacità per produrre 4 milioni di Model 2 all'anno. Di questi 4 milioni, 1 milione all'anno dovrebbe uscito dalla Gigafactory che Tesla sta aprendo in Messico, dedicata proprio all'auto elettrica economica così attesa, ma per toccare quota 4 milioni saranno necessari importanti ampliamenti alle fabbriche già esistenti.

Tra le prescelte per la produzione della Model 2 abbiamo la Gigafactory di Shanghai e quella in Germania, che ad oggi si occupa esclusivamente della produzione della Model Y ma che sarà riadattata a produrre la Model 2, tanto attesa anche in Europa per il suo prezzo contenuto.  Gli obiettivi che si sta ponendo Tesla sono sempre più ambiziosi: entro il 2030 Tesla vuole aver venduto 20 milioni di auto ma ad oggi la produzione dovrebbe sfiorare i 2 milioni di unità all'anno, per cui la strada è ancora molto lunga. In questo senso, l'avvento della piccola Model 2 sarà di cruciale importanza per aumentare il numero di unità prodotte, oltre che per diffondere la mobilità elettrica anche su quelle fasce di popolazione che ad oggi non se la possono ancora permettere.

Leggi altri articoli