L’ultima versione – 10.3 - del software beta Tesla Full Self-Driving è stata ritirata a pochi giorni dal rilascio over-the-air, dopo che lo stesso CEO della compagnia, Elon Musk, aveva parlato di “alcuni problemi” in un tweet. In questo tweet, Musk ha parlato di un peggioramento della gestione delle svolte a sinistra, mentre diversi utenti hanno lamentato bug relativi a messaggi di pericolo riguardanti collisioni inesistenti, problemi allo sterzo e altro ancora.
In seguito a questi episodi, Tesla ha deciso di tornare alla versione 10.2 di Full Self-Driving, ma alcuni utenti sostengono di non poter più utilizzare il software in nessuna delle sue versioni. La versione 10.3 di FSD era stata lungamente attesa, perché ha portato con sé una gran quantità di feature interessanti, come gli FSD Profiles che permettono di modificare il comportamento del veicolo in determinate situazioni a seconda della persona che si trova al posto di guida.
Sfortunatamente l’ultima versione di FSD sembra però aver portato con sé anche diversi problemi, di cui il più diffuso sembra essere quello relativo ai messaggi di pericolo per un imminente impatto, senza però che ci sia nessun tipo di pericolo; si tratta di un problema decisamente grave, perché in queste situazioni l’auto frena in modo autonomo, creando una situazione di pericolo sia per gli occupanti dell’auto, sia per gli altri utenti della strada.
Elon Musk ha voluto precisare che si tratta di bug che è lecito aspettarsi in un software che è ancora in sviluppo, come appunto è Full Self-Driving; in sostanza, oggi Tesla sta usando i suoi clienti come beta tester per Full Self-Driving, per rendere più rapido lo sviluppo del software, ed è comprensibile che si possano verificare delle situazioni anomale.
Il ritiro del software e i commenti di Musk non farà altro che aumentare l’attenzione nei confronti di questa tecnologia, che negli ultimi mesi è stata spesso oggetto di discussione tra le autorità e i produttori di automobili.