La NHTSA ha chiesto a Tesla il richiamo di 158,000 veicoli tra Model S e Model X a causa di problemi tecnici legati al touchscreen del display dedicato all’infotainment, strumento fondamentale all’interno di una Tesla perché permette il controllo di una enorme quantità di funzioni.
Vi riportiamo un passaggio chiave della lettera che NHTSA ha inviato a Tesla per chiedere l’avvio di una nuova campagna di richiamo:
“Alcune delle Tesla Model S e Model X prodotte erano dotate di un processore NVIDIA Tegra 3 con un dispositivo di memoria flash integrato di tipo eMMC NAND da 8GB di memoria. Una parte di questi 8GB viene utilizzata ogni volta che si avvia il veicolo, e in alcune occasioni è possibile che le celle di memoria NAND abbiano un malfunzionamento, facendo sì che l’MCU smetta di funzionare. L’MCU (Media Control Unit) è il display installato nell’auto, che controlla diversi aspetti prestazionali per assicurarsi che rispettino le normative di sicurezza FMVSS – Federal Motor Vehicle Safety Standards. Nello specifico, se l’MCU smette di funzionare è impossibile utilizzare la telecamera posteriore, e non è possibile utilizzare i controlli dell’aria condizionata per il disappannamento o lo scongelamento dei vetri. Inoltre, questo malfunzionamento ha ripercussioni negative sul sistema ADAS che supporta l’Autopilot, oltre a creare conflitti con gli indicatori di direzione e con tutti quei suoni che l’auto emette per segnalare un pericolo.Si è quindi giunti alla conclusione che un malfunzionamento della MCU rappresenta un difetto che incide sulla sicurezza del veicolo. Per questo motivo, si richiede a Tesla di informare tutti i clienti coinvolti, oltre ai rivenditori, al fine di richiamare i veicoli a rischio e porre rimedio al difetto individuato.”
La NHTSA afferma che le auto coinvolte sono le Model S prodotte in un periodo compreso tra il 2012 e il 2018, e le Model X prodotte tra il 2016 e il 2018. Ad oggi, sono stati segnalati più di 12,000 episodi di malfunzionamento della MCU sulle Model S e Model X. Il problema dovrebbe essere relativamente semplice da risolvere, e nasce solo da una previsione sbagliata da parte di Tesla: evidentemente la compagnia pensava che i chip di memoria NAND utilizzati sarebbero durati più a lungo di quanto in realtà stanno facendo. La compagnia ha già avviato un programma di modifica alla garanzia, che si applica a tutti i clienti che soffrono di questo difetto; un richiamo ufficiale invece coinvolgerebbe tutte le auto prodotte nelle finestre di tempo indicate.