L'ammiraglia Tesla Model S Plaid si rivede in ottima forma dopo la scoppola presa recentemente sul quarto di miglio dalla rivale elettrica firmata Rimac. Stavolta il confronto è tra elettrico di nuova generazione e termico di vecchissima scuola, visto che parliamo di una Dodge Demon come avversaria designata. La particolarità di quest'auto, uscita negli USA da circa quattro anni, è che venne pensata proprio per le cosiddette drag race. Trattasi di una Challenger modificata per offrire più potenza e accelerazione, con il supporto alla benzina da 100 ottani e gomme anteriori strette per i testa a testa in rettilineo.
Tutto questo non sembra sfiorare minimammente la rivale elettrica, che straccia in ben tre round il mostro targato Dodge. I cavalli in più si fanno certamente sentire, uniti alla coppia istantanea garantita dai motori elettrici. Per quanto la Demon si dimostri ancora competitiva sopratutto alla partenza, non serve molto alla Model S Plaid per superare inesorabilmente l'avversario. Il futuro cancella definitivamente il passato? Non ancora, ma se pensiamo ai pochi anni impiegati da Tesla per raggiungere simili risultati, il passaggio di consegne non è molto lontano.
Tanto più che, almeno negli Stati Uniti, modelli come la Dodge Demon vivono delle gare di accelerazione e dei record sul quarto di miglio. Continuasse a subire sconfitte in queste competizioni, verrebbe a mancare il primo motivo della sua esistenza. E probabilmente lo sapevano anche Elon Musk e soci, quando hanno pensato a una versione speciale della Model S con un'accelerazione da urlo. Ma in un'area specifica, o meglio due, la vecchia Challenger avrà sempre un primato imbattibile: il suono del motore e il fumo creato dalle ruote posteriori.
Guardando il futuro imminente delle muscle car, la stessa Dodge ha più volte annunciato il passaggio all'elettrico nei prossimi anni. Ma non intende abbandonare, per ora, gli appassionati di motori V8 anche perché vorrebbe dire perdere milioni in vendite (soprattutto negli USA). Nel frattempo, video come questo ci dicono che l'addio ai motori termici non è tanto una questione di "se" ma semplicemente di "quando".
(la sfida inizia al minuto 3:00 del filmato di DragTimes)