Tesla manipola il contachilometri per far scadere prima la garanzia?

I veicoli Tesla stanno diventando protagonisti di un trend molto preoccupante, ovvero la manipolazione dei dati digitali a danno dei consumatori.

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a cura di Andrea Maiellano

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I veicoli Tesla stanno diventando protagonisti di un trend molto preoccupante, ovvero la manipolazione dei dati digitali a danno dei consumatori. Un recente caso giudiziario, difatti, ha portato alla luce una pratica tanto subdola quanto inquietante, che solleva interrogativi fondamentali sul rapporto tra proprietari di auto elettriche e i produttori che mantengono un controllo quasi totale sui veicoli attraverso aggiornamenti remoti e interfacce digitalizzate.

La causa causa legale, depositata lo scorso febbraio accusa il colosso di Elon Musk di alterare a distanza i valori dei contachilometri su quei veicoli considerati "particolarmente problematici", con l'obiettivo di spingere artificialmente questi mezzi oltre il limite di garanzia di 50.000 miglia.

Un proprietario californiano, dopo aver acquistato una Tesla usata con 36.772 miglia percorse, ha notato un comportamento anomalo del contachilometri: nonostante percorresse solo 20 miglia giornaliere, lo strumento registrava incrementi di 72,35 miglia al giorno. Un'anomalia talmente evidente da risultare sospetta, ma che in effetti potrebbe passare inosservata per molti conducenti che non monitorano quotidianamente le letture.

Non si tratta di un caso isolato. I forum dedicati a Tesla pullulano di segnalazioni simili, dove i proprietari lamentano improvvisi aumenti del chilometraggio registrato, seguito da un ritorno alla normalità non appena il veicolo supera la soglia di garanzia. Questo modello predatorio si inserisce in un contesto più ampio di pratiche discutibili da parte del costruttore californiano, che nell'estate 2023 era già stato scoperto a mentire ai conducenti sull'autonomia reale delle batterie.

L'azienda aveva creato un intero centro operativo fittizio in Nevada, soprannominato "diversion team", dedicato a dirottare le chiamate dei clienti insoddisfatti dell'autonomia. Gli operatori fingevano di eseguire "diagnosi remote" sui veicoli per poi rassicurare gli utenti che tutto funzionava correttamente. Il centro gestiva circa 2.000 chiamate settimanali, con istruzioni precise di mantenerle sotto i cinque minuti e, in ultima analisi, di evitare completamente di eseguire diagnosi reali.

Ciò che rende Tesla particolare nel panorama automobilistico è la sua architettura progettata per ricevere aggiornamenti "over-the-air", incluse modifiche potenzialmente dannose per gli interessi dei conducenti. Se un utente smette di pagare l'abbonamento che gli consente di utilizzare l'intera capacità della batteria, Tesla può inviare un comando wireless per limitare la guida a solo metà della carica disponibile. Le implicazioni di questo controllo remoto sono inquietanti: in caso di mancato pagamento, un veicolo Tesla può bloccare le portiere, immobilizzarsi e persino facilitare il proprio sequestro suonando il clacson, lampeggiando e sbloccandosi automaticamente all'arrivo dell'incaricato.

Il cuore del problema risiede nel Digital Millennium Copyright Act (DMCA) del 1998, una legge che, nonostante il nome, non riguarda principalmente la protezione del copyright, bensì la tutela di modelli di business controversi. La Sezione 1201 del DMCA rende un crimine federale l'aggiramento di un blocco software, punibile con cinque anni di carcere e una multa di 500.000 dollari per la prima infrazione, indipendentemente dal fatto che vi sia o meno una violazione del copyright.

Ciò significa che qualsiasi tentativo di modificare una Tesla – ad esempio per impedire all'azienda di manomettere il contachilometri – richiede l'aggiramento di un blocco software, costituendo così un reato. Jay Freeman definisce questa realtà come "oltraggio criminale al modello di business", una situazione in cui la legge protegge pratiche aziendali discutibili impedendo agli utenti di riprendere il controllo dei propri dispositivi.

Le automobili moderne rappresentano l'emblema di questa problematica evoluzione. Progettate per fare cose dannose per i loro proprietari, dal rubare dati sulla posizione per rivenderli ai broker, all'immobilizzarsi in caso di mancato pagamento, fino a spiare le abitudini di guida per riferirle all'assicuratore. Sono diventate computer su ruote che ignorano gli ordini dei proprietari in favore di istruzioni ricevute da remoto.

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17 Commenti

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ammazza che monnezze ste Tesla.
ma come si fa ad accettare ste robe?
compri la macchina ma alla fine non è la tua visto che possono farci quello che vogliono da remoto
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basta tenerla scollegata da qualsiasi connessione internet e si attaccano al pazzo
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basta tenerla scollegata da qualsiasi connessione a internet e si attaccano al pazzo
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basta tenerla scollegata da qualsiasi connessione a internet e si attaccano al pazzo
peccato che cosí perdi tutti i vantaggi di questo tipo di macchina.
I comandi vocali e il navigatore per citarne due.
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"Se un utente smette di pagare l'abbonamento che gli consente di utilizzare l'intera capacità della batteria, Tesla può inviare un comando wireless per limitare la guida a solo metà della carica disponibile." Di cosa stiamo parlando? L'unico abbonamento disponibile, perlomeno qui da noi, è quello alle funzionalità premium (mappe cartografiche con traffico in tempo reale, internet integrato a bordo della vettura per le app tipo spotify, netflix ecc, per le quali è possibile in assenza di abbonamento collegare il proprio telefono, videosorveglianza con sentinella da remoto... ). Sono tutte cose extra che nulla hanno a che fare con la capacità della batteria e a cui si può tranquillamente rinunciare. Quindi pagata l'auto non c'è nessun abbonamento obbligatorio da sostenere. Una volta eravate un blog serio, che è successo? Volete contribuire alla diffusione di notizie fuorvianti? Complimenti
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Ecco mi piacciono le Tesla però questo non me l'aspettavo
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Mi piacciono molto le Tesla però essere sincero questo non me lo sarei aspettato
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ma sul serio credete a ste boiate?? si vede lontano un km che è un articolo tendenzioso pieno di inesattezze pompate.
1 anche fosse vero che in usa questo accade, in europa queste pratiche non sono tollerate e sarebbe impossibile metterle in pratica infatti è riferito agli usa dove sappiamo bene che il cliente ha sempre torto,
2 in italia non esiste alcun abbonamento per usare le batterie al 100%
3 in Italia è vietato bloccare l'auto da chiunque non sia l'ultilizzatore, tant'è che anche se noleggi un auto e non te la riportano non puoi ne bloccarla ne andartela a prendere, può farlo solo l'autorità giudiziaria.
4 la tendenza mondiale è abbandonare la proprietà privata per modelli a servizio dove non compri nulla, acquisti una licenza d'uso e così sarà anche per le auto in futuro.
dai su basta con questi articoli terroristici e faziosi, fatevene una ragione che tra qualche anno finisce il brum brum provare a vivere in una città come milano che tra rumore e inquinamento è diventato invivibile e la gente ha due pomonito anno....
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Vi siete inventati tutto.
Non esiste nessun abbonamento per usare tutta la batteria, l'auto una volta acquistata è tua e basta.
L'unico abbonamento che se vuoi puoi acquistare e quello da 10€/mese per avere la connettività premium, ovvero mappe satellitari, Netflix, YouTube, possibilità di visione da remoto sia diretta che delle modalità sentinella.
Nessun abbonamento riguarda la batteria.

Una volta eravate un sito serio, dove trovare informazioni valide.
Vi siete giocati la reputazione.
Complimenti.
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ma sul serio credete a ste boiate?? si vede lontano un km che è un articolo tendenzioso pieno di inesattezze pompate. 1 anche fosse vero che in usa questo accade, in europa queste pratiche non sono tollerate e sarebbe impossibile metterle in pratica infatti è riferito agli usa dove sappiamo bene che il cliente ha sempre torto, 2 in italia non esiste alcun abbonamento per usare le batterie al 100% 3 in Italia è vietato bloccare l'auto da chiunque non sia l'ultilizzatore, tant'è che anche se noleggi un auto e non te la riportano non puoi ne bloccarla ne andartela a prendere, può farlo solo l'autorità giudiziaria. 4 la tendenza mondiale è abbandonare la proprietà privata per modelli a servizio dove non compri nulla, acquisti una licenza d'uso e così sarà anche per le auto in futuro. dai su basta con questi articoli terroristici e faziosi, fatevene una ragione che tra qualche anno finisce il brum brum provare a vivere in una città come milano che tra rumore e inquinamento è diventato invivibile e la gente ha due pomonito anno....
Immaginavo che in Europa non potessero fare una cosa del genere, però non credo che qui ci sia una legge che non permette di aumentare i km dell'auto da remoto, se avessi una Tesla, un controllino periodico ai chilometri indicati rispetto a quelli percorsi realmente lo farei. Per il resto si, qui non potrebbero certo bloccarti l'auto se non la paghi o farla iniziare a suonare il clacson. Se in America possono essere vittime di queste malvagità, ci penserei due volte ad acquistarla, ma credo siano gia messi male dopo le prodezze di Musk
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basta tenerla scollegata da qualsiasi connessione internet e si attaccano al pazzo
Tutte le tesla sono collegate alla rete tramite rete cellulare, non serve il wifi...
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"Questo modello predatorio"
io farei ben attenzione alle parole.
Al momento sono "testimonianze" di persone qualunque.
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Benvenuti nella distopia! Poveraccio chi si affida al ketaminico musk
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basta tenerla scollegata da qualsiasi connessione internet e si attaccano al pazzo
Direi che si connettono da sole non hanno bisogno di hotspot
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