Uno degli enormi vantaggi competitivi che Tesla può vantare sui concorrenti nel settore EV è quello riguardante l'evoluta ed efficiente rete di ricarica dedicata. Il network di stazioni del marchio americano, conosciute con il nome di Supercharger, è in continua espansione e nell'ultimo periodo è stata anche inaugurata la più grande stazione del mondo a Firebaugh, in California.
Quest’ultima è dotata di ben 56 Supercharger V3, l’ultima versione recentemente sviluppata a Palo Alto, che permettono di ricaricare i veicoli Tesla in tempistiche record arrivando a dimezzare il tempo necessario in condizioni ottimali e portando la permanenza media ad un Supercharger a circa 15 minuti per veicolo.
Supercharger V3: prestazioni elettrizzanti
Un test indipendente svolto da un utente Reddit utilizzando un Supercharger V3 ha permesso alla sua Model 3, il primo modello compatibile pienamente con la ricarica a 250 kW introdotta da V3, di caricare dal 9% al 90% in soli 35 minuti, un enorme passo avanti rispetto alla precedente 120 kW.
Decisamente impressionante è inoltre il tempo di soli 12 minuti impiegato per portare la batteria dal 9% al 50%; si tratta di numeri sbalorditivi se si pensa che con il 50% di carica una Model 3 è in grado di coprire abbondantemente una distanza superiore ai 200 km.
On-Route Battery Warmup
L'aggiornamento ai sistemi di ricarica di terza generazione porta in dote una nuova funzione chiamata On-Route Battery Warmup che, una volta inserita la destinazione del Supercharger sul navigatore, porterà anticipatamente alla temperatura ideale la batteria durante il tragitto per permetterne la ricarica nel minor tempo possibile, talvolta riducendo del 25% il tempo necessario.
La rete di Supercharger è quindi il più avanzato network di ricarica di veicoli EV al mondo e non smette mai di crescere, ingigantendo ogni giorno il distacco tra Tesla e i suoi competitor.
Uno dei punti critici per la crescita del mercato EV è proprio la presenza di un sistema di ricarica efficiente e all'avanguardia; nessun'altro produttore al momento ha una rete che può competere con quella creata da Palo Alto.Senza un'alternativa paragonabile al classico e velocissimo distributore di benzina, la transizione di massa all'elettrico risulterebbe impossibile.