L'autorità californiana che si occupa della regolamentazione dei veicoli a motore (California DMV) ha contattato Tesla in merito al rilascio della nuova versione di Full Self Driving, attesa in distribuzione per un elevato numero di clienti. La preoccupazione maggiore è che la casa di Palo Alto possa effettivamente rendere disponibile nel breve periodo una tecnologia denominata driverless che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sarà un vero sistema di guida autonoma ma semplicemente un’evoluzione di quello attuale. California DMV ha infatti evidenziato come i clienti potrebbero interpretare erroneamente le capacità del Full Self Driving e del nuovo City Streets, un ADAS pensato per assistere il guidatore in ambito cittadino e non come sostituto ad esso.
Le autorità hanno quindi chiesto maggiori chiarimenti anche in seguito alle dichiarazioni di Elon Musk riguardanti il rilascio entro la fine di quest’anno di un sistema di guida autonoma di 5º Livello (scala Sae). I chiarimenti sono stati richiesti anche in virtù del fatto che, a differenza di altri produttori, Tesla effettua numerosi collaudi al di fuori del territorio californiano e non deve quindi necessariamente presentare tutti i dettagli della propria attività di sviluppo. Lo scorso ottobre anche l’ente federale statunitense per la sicurezza stradale (NHTSA) aveva iniziato a monitorare le evoluzioni di questo sistema sottolineando che non esiterà ad intervenire qualora la sicurezza del pubblico verrà messa in discussione.
Negli ultimi mesi, il processo di acquisizione dei dati necessari per sviluppare le nuove versioni di FSD è andato avanti e ha permesso a centinaia di possessori di assaggiare le capacità future del sistema di Tesla. In seguito alle numerose richieste degli appassionati, Tesla ha reso disponibile la Beta ad un pubblico maggiore che potrà scaricare il pacchetto tramite un'apposita funzione abilitata sull'infotainment, garantendo così al costruttore una maggiore quantità di dati da elaborare.
La società di Palo Alto ha precisato che nel breve periodo non sarà rilasciato alcun software capace di guidare autonomamente il veicolo con un livello di guida superiore al Livello 2. Questa dichiarazione non esclude però il produttore dal rilasciare in futuro una variante più evoluta che dovrà però attendere una regolamentazione a livello giuridico, al momento assente. La tecnologia avanza ma le leggi e il sentimento degli enti specializzati nella sicurezza stradale non sembrano così propensi dal consentire uno sviluppo di sistemi di questo tipo; in passato sono stati evidenziati i punti critici di questi sistemi di guida autonoma e i possibili attacchi hacker ai quali potrebbero essere soggetti.
Cosa farà l’Europa? Quali regole verranno adottate per consentire o vietare l’adozione di sistemi di guida così avanzati? Non ci rimane che attendere per maggiori chiarimenti.
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