Nuovo guaio per Tesla in Cina; il tribunale di Pechino ha condannato la compagnia di Elon Musk a pagare un risarcimento di 1.14 milioni di yuan, pari a circa 175,000 dollari, nei confronti di un cliente a cui sarebbe stata venduta una Tesla Model S di seconda mano con importanti danni strutturali. A quanto pare l’auto era stata riparata più volte – saldando delle parti non meglio identificate – a seguito di un incidente, contrariamente a quanto riportato sul sito di Tesla: il sito della compagnia infatti afferma che tutte le auto di seconda mano vengono ispezionate internamente e subiscono piccole riparazioni prima di essere rivendute, ma in caso di danni strutturali importanti l’auto non può essere venduta tramite il canale ufficiale Tesla.
Dopo aver acquistato l’auto nel 2019, il proprietario si è accorto della presenza di non una, ma diverse saldature nella zona del paraurti posteriore: è stato a quel punto che ha deciso di fare causa a Tesla per la vendita illecita. Il tribunale ha poi ordinato una perizia, che ha determinato come i danni siano strutturali e abbiano modificato le prestazioni e le capacità di guida dell’auto. Secondo il perito, il prezzo avrebbe dovuto essere inferiore di 12,500 $ rispetto a quanto pagato.
Ad oggi, Tesla nega la presenza di qualunque danno strutturale al momento della vendita, ma dai documenti presentati in tribunale risulta che a gennaio 2019 l’auto è stata coinvolta in un piccolo incidente che ha richiesto delle riparazioni; in seguito alla sentenza, la compagnia ha confermato la sua intenzione di fare appello.
Purtroppo non è la prima volta che Tesla ha problemi di controllo qualità sui suoi veicoli: nel mese di ottobre vi avevamo raccontato di una Model Y che ha perso il tettuccio di vetro durante la guida in autostrada, creando una situazione molto pericolosa.