Tesla cola a picco in borsa, cosa sta succedendo

Il titolo Tesla perde il 10% del valore in borsa dopo le difficoltà in Cina: vendite dimezzate a febbraio e crollo all'11° posto nella classifica

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a cura di Tommaso Marcoli

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La parabola discendente di Tesla nel mercato cinese assume contorni sempre più preoccupanti, con un crollo delle vendite che mette in discussione la strategia asiatica del colosso di Austin. Il brand di Elon Musk ha registrato un devastante -49% nelle vendite di febbraio in Cina, scivolando all'undicesimo posto tra i principali produttori nel più grande mercato mondiale di veicoli elettrici. Con appena 30.688 unità consegnate, Tesla è tornata ai livelli di luglio 2022, periodo segnato dalla pandemia nel paese asiatico. Un declino che si inserisce in un contesto più ampio di difficoltà, con cinque mesi consecutivi di cali e una riduzione della quota di mercato sotto il 5%, mentre il rivale BYD domina con il 15%.

Il Dragone divora Tesla

La concorrenza cinese rappresenta la principale minaccia per Tesla. BYD ha venduto oltre 318.000 veicoli tra elettrici e ibridi solo a febbraio, con un impressionante aumento del 161% rispetto all'anno precedente. Il gruppo di Shenzhen, che ha completamente abbandonato la produzione di veicoli a combustione nel 2022, sta letteralmente ridisegnando il mercato con una strategia aggressiva basata su tre pilastri: gamma più ampia, prezzi accessibili e innovazione tecnologica costante.

La differenza di prezzo è particolarmente significativa. Mentre una Tesla Model Y o Model 3 costa mediamente 33.500 dollari (con alcuni sconti), la berlina sportiva Song Plus di BYD è disponibile a soli 21.000 dollari, grazie a tagli di listino tra l'8% e il 18%. Ancora più impressionante è la citycar Seagull di BYD, che ha già trovato circa 82.435 acquirenti nel 2025 a un prezzo medio di appena 9.900 dollari.

Non è solo BYD a minacciare il predominio di Tesla. Anche Toyota, primo produttore mondiale anch'esso in difficoltà in Cina, ha recentemente lanciato un'elettrica da 20.000 dollari nel tentativo di recuperare terreno. Geely Automobile, quarto produttore cinese per quota di mercato, ha annunciato che il suo sistema di pilota automatico basato sull'intelligenza artificiale sarà integrato in tutti i marchi del gruppo, inclusi Galaxy, Zeekr e Lynk.

Il divario tecnologico si assottiglia

Un tempo punto di forza indiscusso di Tesla, i sistemi di guida assistita avanzata rappresentano oggi un altro fronte dove i produttori cinesi stanno rapidamente colmando il divario. Tesla ha recentemente rilasciato in Cina un aggiornamento del suo sistema Full Self-Driving, ma l'extra di 8.800 dollari non sembra attrarre sufficientemente i consumatori cinesi.

Al contrario, BYD ha annunciato che sta democratizzando l'assistenza alla guida avanzata, includendo la sua tecnologia God's Eye anche nei modelli più economici. Funzionalità come il mantenimento della corsia e il cruise control adattivo saranno disponibili per tutti, rendendo questi sistemi non più un lusso ma una caratteristica standard.

Il tracollo in borsa: oltre 700 miliardi in fumo

Le difficoltà commerciali si riflettono pesantemente anche sull'andamento del titolo Tesla, che ha perso il 43% del suo valore dall'inizio dell'anno. Da una capitalizzazione record di 1.500 miliardi di dollari raggiunta a fine dicembre, l'azienda è scesa sotto la soglia degli 800 miliardi, bruciando circa 700 miliardi di capitalizzazione in pochi mesi.

Sul titolo pesa il taglio delle stime da parte di UBS per i risultati delle vendite del primo trimestre. Morgan Stanley prevede problemi a medio termine, stimando che i ricavi di Tesla in Cina passeranno dal 21% del totale nel 2024 a meno del 7% entro il 2030, a meno che l'azienda non punti su prezzi più competitivi e una maggiore integrazione con la tecnologia locale.

Nonostante il significativo calo, Tesla mantiene ancora una valutazione di mercato straordinaria: per eguagliare i suoi 730 miliardi di capitalizzazione occorre sommare il valore dei primi sette gruppi automobilistici mondiali, da Toyota a Volkswagen, benché questi ultimi producano complessivamente 44 milioni di veicoli contro gli 1,8 milioni di Tesla.

L'ombra di Musk politico sulle performance aziendali

Non è solo la concorrenza cinese a preoccupare gli investitori. Elon Musk sembra sempre più distratto da progetti esterni a Tesla, in particolare dal controverso DOGE (Department of Government Efficiency), generando incertezza tra gli azionisti. Il titolo è crollato del 26% dal 20 febbraio, giorno in cui, curiosamente, le ricerche su Google per "DOGE" hanno superato quelle per "Tesla".

La crescente attività politica di Musk solleva interrogativi sulla sua dedizione all'azienda che ha fondato. Molti analisti si chiedono se il CEO stia dedicando sufficiente attenzione a Tesla o se il suo focus si stia spostando altrove, rallentando i processi di innovazione che hanno reso l'azienda un punto di riferimento nel settore.

Il supporto di Musk alla destra tedesca di AfD potrebbe inoltre aver danneggiato la reputazione dell'azienda in Europa. In Germania, le vendite di febbraio sono crollate del 76%, fermandosi a sole 1.429 vetture, un dato ben peggiore rispetto alla media europea del -47%. Anche in California, tradizionale roccaforte per i veicoli a zero emissioni, si registra un calo a due cifre.

Mercato cinese: un quadro in evoluzione

Nel contesto più ampio, il mercato automobilistico cinese sta attraversando una fase di transizione. Nei primi due mesi del 2025, le vendite sono cresciute solo dell'1,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, influenzate dalle festività del Capodanno Lunare a gennaio. A febbraio, tuttavia, le vendite di veicoli passeggeri sono aumentate del 26,1%, sostenute da nuovi incentivi governativi.

Nonostante la crescita dell'elettrico (+80% a 1,41 milioni di unità), i veicoli a benzina hanno mantenuto la leadership per il terzo mese consecutivo con poco più del 51% del mercato, segnalando che la transizione verso la mobilità elettrica, per quanto rapida, non è ancora completa.

Wedbush, società di analisi americana tradizionalmente ottimista su Tesla, continua a vedere un enorme potenziale per l'azienda, soprattutto se riuscirà a concretizzare le sue ambizioni in ambito AI, con i taxi autonomi e i robot umanoidi. Tuttavia, per riconquistare la fiducia degli investitori, Tesla dovrà dimostrare che l'innovazione rimane al centro della sua strategia e che Musk non ha perso interesse per la sua creazione più importante.

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