La celebre lungimiranza del nostro governo si è manifestata di nuovo con la fine del budget dedicato agli incentivi per le auto meno inquinanti. In meno di otto mesi, i 290 milioni stanziati sono andati esauriti e quindi i prezzi sono destinati a risalire già dalle prossime settimane. In molti casi a raddoppiare, visto che il "taglio" ai listini garantito dagli aiuti di stato rendeva accessibili modelli che altrimenti risultano parecchio fuori portata.
Eppure, a inizio anno pochi credevano in questa misura economica, ritenendo i soldi stanziati addirittura troppi rispetto all'effettiva domanda. Evidentemente non erano in tanti a seguire l'evoluzione del mercato automobilistico, visto che da tempo si annuncia una crescita esponenziale del settore EV. La corsa ai contributi di questi mesi dimostra che, in pratica, è già iniziata.
Chi avesse già prenotato la sua auto, ovviamente, non ha nulla da temere a patto che la vettura sia immatricolata entro fine anno. Tutti gli altri, cioé la maggioranza della popolazione, può sperare che il governo si decida ad approvare il bonus ISEE, bloccato da mesi per un cavillo burocratico. Quest'ultimo dovrebbe consentire a chi ha redditi entro i 30.000 Euro di accedere a sostanziosi sconti per l'acquisto di auto ecologiche, e quindi limitare i danni dell'aumento prezzi. Ma dagli ultimi aggiornamenti, non abbiamo nuove scadenze circa la sua entrata in vigore quiindi è meglio non fidarsi troppo.
Intanto, anche la parte di incentivi dedicata alle auto tradizionali si sta avvicinando al capolinea visto che quasi il 30% del relativo budget si è volatilizzato. A questi ritmi, entro l'inizio di ottobre non ci saranno più contributi (a parte le offerte dei concessionari) nemmeno per acquistare veicoli a motore termico e si dovrà pensare ad altre soluzioni. Quali, è difficile dirlo ma non è escluso che venga rifinanziata di nuovo la stessa legge.
Tutto questo dimostra che una buona fetta di italiani aspetta da mesi l'occasione giusta per cambiare auto e ha solo bisogno dell'immancabile "spinta" per passare all'elettrico. Speriamo che il governo se ne sia finalmente accorto, trovando misure più efficaci e durevoli nei prossimi mesi.