Porsche ha introdotto la Taycan nel 2019 e ha raccolto, sin da subito, numerosi consensi; con più di 20.000 auto elettriche vendute nel turbolento 2020, il marchio tedesco si appresta ad iniziare il nuovo anno con il piede giusto, puntando sull’elettrificazione ed intensificando la produzione.
Basti pensare che in un paese come gli Stati Uniti siano state vendute complessivamente 3.447 Porsche 718 e 3.870 Panamera, contro 4.414 Taycan; sono numeri incredibili se pensiamo al fatto che l’elettrica di Stoccarda è alla sua prima versione e può solo migliorare con gli anni sia in termini di caratteristiche tecniche che di vendite.
Nel Q4, Porsche ha dichiarato di aver venduto ben 1.517 unità in Nord America, un numero interessante se teniamo in conto che la produzione sia stata focalizzata primariamente al Vecchio Continente per ridurre l’impronta di co2 relativa al gruppo Volkswagen; le vendite di Taycan negli Stati Uniti corrispondono al 7,7% del totale delle vendite totali del marchio.
Con l’introduzione di modelli derivati, il marchio teutonico potrebbe espandere il suo mercato in maniera ancora più incisiva andando ad intaccare le vendite del colosso americano Tesla che con Model 3 e Model Y ha letteralmente stregato il mondo, permettendo ad Elon Musk di diventare l’uomo più ricco del mondo, al momento della scrittura di questo articolo.
Lo svantaggio che ha Porsche rispetto a Tesla è piuttosto evidente, mancando infatti una rete proprietaria di ricarica, il cliente si deve basare su di un sistema condiviso con ogni tipo di auto, aumentando le possibilità di trovare le colonnine occupate da altre vetture o addirittura di non riuscire a ricaricare l’auto in fretta in caso di urgenza per via delle varie iscrizioni necessarie per usufruire delle varie tipologie di colonnine.
Il futuro è certamente elettrico, ormai lo abbiamo capito eppure l’unico marchio con un’infrastruttura adeguata ed in costante evoluzione è Tesla, mentre case come Volkswagen, BMW e Mercedes si affidano ad aziende di terze parti.